di Ettore Ferrari

Capolavoro di Mathieu Van der Poel che conquista la seconda tappa con un significativo dito al cielo, dedicato alla memoria dell’indimenticato nonno materno Raymond Poulidor. Van der Poel ha dominato il finale e si è andato a prendere quella maglia gialla che suo nonno, pur arrivando per 8 volte (!) sul podio del Tour, non aveva mai conquistato in quasi 20 anni di carriera!

Cronaca – Il Tour riparte da Perros-Guirec piuttosto incerottato per le due maxi cadute di ieri. Non prende il via Marc Soler, mentre ci sono Froome e Hirschi, tra i più malconci dopo la prima tappa. Anche oggi tappa piuttosto mossa con ben 6 GPM, anche si piccola entità. Il piatto forte è costituito dal Mûr-de-Bretagne Guerlédan, dove si conclude la tappa. In particolare, gli ultimi 20 km prevedono tre strappi, con un primo passaggio sul Mûr-de-Bretagne, che attribuisce pure degli abbuoni (8”, 5” e 2”). I più combattivi oggi sono Edward Theuns (secondo domenica scorsa al campionato del Belgio, battuto di un soffio da Wout Van Aert) e Jérémy Cabot, che a 25 km dal termine mantengono ancora 1’10”.

Lampo di Van der Poel – Cabot è il primo ad essere riassorbito, poi è la volta di Theuns, che vine ripreso proprio subito dopo il terzultimo gpm a -18,1 dalla conclusione. Il primo assaggio al Mûr-de-Bretagne vede una fiammata di Mathieu Van der Poel che scatta nel primo tratto (pendenza massima del 10%). L’orange, ieri sottotono, passa per primo in cima conquistando 8” di abbuono, poi Pogacar (5”) e Roglic (2”) e quindi la maglia gialla Alaphilippe. MVDP recupera in classifica e si porta a soli 10” da Alaphilippe. Discesa veloce verso il gran finale.

Mûr-de-Bretagne: Van der Poel annichilisce il gruppo – Sono 2 km al 6,9% che decideranno la seconda tappa di questo Tour. Presente in massa il team Ineos-Grenadier nell’avvicinamento all’erta conclusiva. Curva secca a destra e inizia lo strappo. Porte tira forte per Thomas e Carapaz, ma è un uomo di Van der Poel ad allungare con Davide Formolo a ruota. L’ex campione d’Italia resta solo (-1,5), ma non ha le gambe per forzare e si pianta subito. È la volta di Nairo Quintana (-1,3), ma Van der Poel si avvnta prontamente sul sudamericano. Si entra negli ultimi mille metri ed è il tricolore di Sonny Colbrelli a tentare la sortita! Un attimo e sull’alfiere della Bahrain si avventa ancora Van der Poel, che lo salta e parte a tutta. Mancano meno di 800 metri all’arrivo e il fenomeno olandese fa il vuoto! Nessuno riesce a replicare e così sulla linea d’arrivo alza un dito al cielo alla memoria del suo indimenticato nonno, Raymond Poulidor. A 6” Pogacar e Roglic, continuano a prendere abbuoni (rispettivamente 6” e 4”) e dimostrano di essere ancora i più reattivi tra i candidati alla vittoria finale, poi Kelderman, quindi Alaphilippe a 8”; frantumata la Ineos con Thomas che perde 23”.

Le lacrime di Mathieu per il nonno – Sul traguardo il pianto liberatorio di VDP, che conquista un sogno che per una vita suo nonno ha inseguito e che non ha mai realizzato. Da quasi due anni Poulidor non c’è più, ma oggi è anche il suo giorno. Van der Poel sale in vetta alla Generale con 8” su Alaphilippe, 13” su Pogacar, 14” su Roglic: una classifica imperiale.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.