di Ettore Ferrari
Wout Van Aert domina la penultima tappa del Tour de France, una cronometro di 30,8 km, chiudendo tre settimane di altissimo livello. Tadej Pogacar, in pieno controllo per il vantaggio abissale sui diretti rivali, si gode il trionfo… adesso Parigi è vicinissima!
Seconda cronometro – 20esima tappa alla Grande Boucle per quella che sarà una passerella per il dominatore assoluto di questo Tour de France: Tadej Pogacar. Dopo la vittoria nella quinta tappa, in cui Pogacar ha inferto il primo colpo in questa edizione, il Tour propone la seconda cronometro, da Libourne a Sain-Emilion, con un tracciato pianeggiante che favorisce gli specialisti.
Van Aert insaziabile – Il fenomeno di Herentals ha cerchiato questo traguardo tra i suoi obiettivi primari di questo Tour, un Tour che è stato per lui assai dispendioso, per sé e per la squadra. WVA ha condotto 3 settimane a tutta e nell’ultima crono ha voluto, fortissimamente voluto, dare un ulteriore saggio della sua grandezza dominando dal principio alla fine. Primo in tutti gli intertempi e primo al traguardo. Per lui è la quinta affermazione (la prima in una prova contro le lancette) sulle strade di Francia, dopo il primo acuto nel 2019, i due dello scorso anno, e la splendida cavalcata solitaria sul Mont Ventoux. Il belga ha fermato il cronometro in 35’53” alla media di 51,500 km/h. Notevole la performance del danese Kasper Asgreen, che ha chiuso a 21″ dal vincitore. Bravissimo anche Jonas Vingegaard, secondo nella Generale e grande rivelazione di questo Tour, che è stato il migliore degli uomini di classifica piazzandosi terzo a 32″ dallo scatenato compagno di scuderia in seno alla Jumbo-Visma. Proprio l’anno scorso la formazione orange era uscita con le ossa rotte dalla crono del penultimo giorno, quando Roglic venne scalzato dal trono dalla strepitosa rimonta di Pogacar (eloquenti le immagini a pochi metri dal traguardo degli sconsolati Van Aert e Dumoulin). Mattia Cattaneo ha concluso al sesto posto (a 49″) dimostrando un’ottima tenuta come testimonia il 12° posto in classifica generale.
Pogacar vicinissimo al bis – Il fuoriclasse della UAE ha fatto una cronometro accorta, senza prendere inutili rischi e, alla fine, ha chiuso all’ottavo posto a 57″ da WVA (alle spalle del suo compagno di squadra Mikkel Bjerg). La classifica generale non subisce nessun mutamento in top-ten, con Pogacar padrone assoluto della maglia gialla (e come nel 2020 leader anche delle classifiche degli scalatori e dei giovani). Sul podio Jonas Vingegaard e Richard Carapaz, distanziati rispettivamente di 5’20” e 7’03”.

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971.
In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo “nessun capello fuori posto“.
Sono la “Memoria storica” del ciclismo.