pogacar-cyclingtime

di Ettore Ferrari

Tadej Pogacar si conferma all’UAE Tour, succedendo a sè stesso nell’albo d’oro della corsa a tappe emiratina. Lo sloveno si è aggiudicato anche l’ultima tappa, superando in una volata ristretta Adam Yates e Pello Bilbao.

Terzo sigillo consecutivo a Jebel Hafeet – L’UAE Tour si conclude con la Al Ain-Jebel Hafeet (148 km), settima tappa della prima corsa a tappe World Tour 2022. Pogacar, leader della Generale, vuole anche l’ultimo traguardo e mette alla frusta i suoi sulla salita finale, tradizionale approdo della corsa. Si stacca quasi subito Filippo Ganna, che si era ben comportato sull’altro arrivo in salita (Jebel Jais, appannaggio del solito Pogacar). Ai -7, il gruppo di testa tirato da Rafal Maijka, si è ridotto a poche unità: con il polacco ci sono Joao Almeida e la maglia rossa di Pogacar (UAE Emirates); Adam Yates e il giovanissimo Luke Plapp (Ineos-Grenadiers), Pello Bilbao (Bahrain-Victorious), Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) e Carlos Verona (Movistar).

Corsa in mano a Pogacar, ma Yates non ci sta e prova a mettere in difficoltà il fenomeno sloveno. Niente da fare. L’unico risultato per il britannico è quello di ridurre il gruppo di contendenti la vittoria di tappa da otto a tre, con lui ci sono Pogacar e un irriducibile Bilbao, dopo che Joao Almeida ha dato le ultime stille di energia per favorire il proprio capitano. Volata senza storia e successo netto di Tadej con 1″ su Adam e 5″ su Pello; molto bene Almeida, 4° a 15″, e Plapp (classe 2020), 5° a 16″, davanti a Verona e Maijka; delude Vlasov, solo 8° a 30″. Davanti a propri sponsor, Pogacar si prende per il terzo anno di seguito l’arrivo di Jebel Hefeet, con Yates secondo come nella passata edizione (mentre fu terzo nel 2020).

Pogacar si prende quasi tutto – Ad eccezione della maglia verde (classifica a punti), appannaggio dell’ottimo Jasper Philipsen (vincitore di 2 tappe), Tadej Pogacar si conferma quasi “cannibale” portando a casa due tappe (entrambe con arrivo in salita), la maglia rossa della Generale e quella bianca di miglior giovane. Il tutto sempre con quella sfrontatezza che hanno i giovani, ma anche con quella superiorità disarmante a cui, ormai, siamo abituati a vedere nelle azioni del fuoriclasse sloveno. Yates, che aveva preceduto Pogacar nel 2020, si conferma il primo dei battuti come lo scorso anno. Il britannico gli rende 22″ nella classifica finale, terzo gradino del podio per il regolare Pello Bilbao, a 48″. Seguono al 4° posto Vlasov a 54″, e Joao Almeida, 5° a 55″ (che ha corso in funzione di Tadej, ma che quando avrà le sue chances sarà un temibile avversario per tutti nelle corse a tappe).

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.