di Ettore Ferrari

Lo si aspettava e lui, Egan Bernal, si è fatto trovare pronto con una progressione micidiale negli ultimi 400 metri, che gli ha regalato la prima vittoria di tappa e la prima maglia rosa al Giro d’Italia. Campo Felice incorona il sudamericano vincitore del Tour 2019. Brutta caduta per Matej Mohoric, costretto ad abbandonare.

Cronaca – Una frazione molto attesa per il gran finale sullo sterrato che porta a Campo Felice, in Abruzzo. La tappa parte da Castel di Sangro ed è piuttosto breve (158 km), ma è un continuo sali e scendi. In avanscoperta un gruppo di 17, dal quale evadono Geoffrey Bouchard e Simon Carr. Poi, subito dopo i -10, sulla salita di Rocca di Cambio Bouchard scatta deciso e Carr rimane sui pedali. Il gruppo si avvicina minaccioso e va a riprendere rapidamente gli altri componenti la fuga del giorno.

Moscon a tutta, poi capolavoro di Bernal, bravo Ciccone – Inizia l’ascesa finale con i primi 6 km al 6%, Bouchard tiene bene, ma su di lui si riporta Koen Bouwman. La Ineos fa il forcing con Castroviejo, Narvaez e Moscon. Attila Valter rimane attaccato al gruppo di testa con la forza della maglia che porta. Inizia lo sterrato: sono 1.600 metri all’8,2% (con punte massime al 14%) Bouwman e Bouchard si appesantiscono, la gara s’infiamma con Moscon che fa una tirata pazzesca per Bernal. Il primo ad allungare è Alexsandr Vlasov, ma Bernal e lestissimo a non farsi sorprendere con Giulio Ciccone in scia. Bernal accende il gas, mancano 500 metri al traguardo e i due di testa vengono superati dal colombiano al cartello dei 400 m con un passo impressionante. Bernal è solo! Dopo tanta sofferenza, per i guai alla schiena che lo hanno costretto al ritiro al Tour lo scorso anno, Bernal è tornato! Il capitano della Ineos insiste fin sulla linea del traguardo andando a conquistare una vittoria dal sapore particolare. Secondo un grande Ciccone a 7″ precede Vlasov; a 10″ Remco Evenepoel e Dan Martin; 6° Damiano Caruso a 12″, con il ragusano che precede Romain Bardet, Marc Soler, Dani Martinez e Joao Almeida, che chiude la top-ten. Nibali perde 35″.

Prima maglia rosa per Bernal – Dopo la maglia gialla, Egan Bernal, molto legato all’Italia per i suoi esordi nell’Androni (2 anni alla corte di Gianni Savio), si prende prepotentemente la maglia e adesso comanda con 15″ sul baby fenomeno Evenepoel, 21″ su Vlasov e 36″ su Ciccone.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.