geoghegan_hart_cyclingtime

di Ettore Ferrari

Incredibile, alla vigilia della decisiva crono di domani, Jai Hindley e Tao Geoghan Hart sono a pari tempo! L’ultima tappa di montagna regala ancora un Rohan Dennis super in appoggio a G.Hart, abile e lucido a sfruttare il lavoro dell’ex iridato contro il tempo. Niente da fare per Wilco Kelderman, che ha alzato bandiera bianca già alla seconda delle tre scalate alla salita decisiva. Per contro, splendida la prova del giovanissimo Jai Hindley, che ha tentato più volte a staccare nel finale G.Hart, e che alla fine si è preso la maglia rosa. Ma domani sui 15 km della prova verità il favorito è Hart.

Il Sestriere diventa la Waterloo di Kelderman – Ultima tappa di montagna, con la triplice scalata al Sestriere a decidere le sorti di un Giro particolare per il periodo ma anche per i protagonisti a sorpresa che hanno onorato la corsa a tappe italiana. Il momento topico si vive nella seconda scalata, quando Rohan Dennis prende letteralmente per mano Geoghan Hart intorno ai -30 e solo la maglia bianca di Jai Kindley riesce a salire sul trenino Ineos. Kelderman non prova nemmeno a replicare e rimane intruppato in un gruppetto che inizia a perdere terreno metro dopo metro.

Hindley si prende l’abbuono del T.V. – Nella discesa, il terzetto recupera i fuggitivi e guadagna fino a oltre un minuto e mezzo sul gruppo maglia rosa. Inizia l’ultima ascesa e Dennis rallenta, forse temendo la freschezza di Hindley che ha preso i 3″ di abbuono al T.V.

Quattro scatti di Hindley, Ma Hart non molla! – Jai Hindley ha solo 4″ di vantaggio in classifica sul Hart e prova a mettere il naso fuori per cercare di arrivare alla crono di domani con più vantaggio, visto che il britannico ha nelle sue corde una maggiore predisposizione rispetto all’australiano in queto tipo di prova. Uno, due, tre, quattro volte Hindley scatta, ma Geoghan Hart riponde agevolmente, lo appaia senza dargli un metro di vantaggio. Finisce in volata e Tao si prende il secondo successo, dopo Piancavallo, in questo Giro. In classifica, i due hanno lo stesso tempo! Domani la sentenza contro le lancette.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.