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di Ettore Ferrari

Un Simon Yates che non ti aspetti in una prova contro il tempo, trionfa nella seconda tappa del Giro, superando di 3″ Mathieu Van der Poel, che conserva la maglia rosa.

Sobrero illude, bene Nibali – La seconda giornata in terra ungherese propone una delle due cronometro in programma in questo Giro d’Italia. Solamente 9,2 km nella splendida Budapest, ma con gli ultimi 1500 metri tutti in salita. Un’ascesa brutale con un tratto in pavé (pendenza max 14%), con arrivo a Buda, vicino lo storico castello. Matteo Sobrero, campione d’Italia a cronometro, fa registrare il miglior tempo. Vincenzo Nibali fa meglio di molti preendenti al podio finale, che il messinese voglia sorprendere proprio nell’anno in cui sembra non avere pressioni di alcun tipo? Lo sapremo già martedì nell’arrivo sull’Etna.

Dumoulin ok, S.Yates si supera! – Sobrero deve lasciare la scena al campione d’Olanda della specialità Tom Dumoulin, vecchia conoscenza della corsa rosa (trionfatore nel 2017 e 2° nel 2018), che quest’anno punta tutto sul Giro per tornare quello di un tempo (ricordiamo che aveva smesso all’alba del 2021, per poi tornare in estate con un brillante argento olimpico a Tokyo, oltre all’acuto nel titolo nazionale). Neanche il tempo di festeggiare la prima posizione per l’olandese ed ecco Simon Yates che, già primo ai piedi della salita con 65 centesimi su Dumoulin, ferma il cronometro a 11’50”. Primo! Un Yates veramente strepitoso in un esercizio che sovente non gli era stato amico in carriera (solo una crono vinta, alla Parigi-Nizza 2019). Ma anche Van der Poel fa una grandissima crono, cedendo all’intertempo 65 centesimi rispetto a Yates, e terminando la prova a soli 3″ dal britannico. Per MVDP un secondo posto che gli consente di consolidare la maglia rosa conquistata ieri. Uno sguardo alla classifica di tappa, 3° Dumoulin a 5″, 4° Sobrero a 13″, con lo stesso tempo il 20enne Ben Tulett, quindi Tobias Foss , Kelderman e Kamna a 17″; 12° Nibali a 19″. Carapaz perde 28″, Landa 33″, Miguel Angel Lopez 42″. Nella Generale, Van der Poel ha 11″ su Yates e 16″ su Dumoulin. Domani terza e ultima tappa in Ungheria.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.