di Ettore Ferrari

Ci sono gare che sono legate strettamente ad altre, una di queste è il Giro di Romandia (Giro della Svizzera Romanda, vecchia denominazione). Istituito nel 1947, rappresenta molto spesso la prova generale per quanti vogliono puntare all’imminente corsa Rosa.

Nelle prime diciotto edizioni (quindi sino al 1964) nessun vincitore del Romandia riuscì a ripetersi sulle strade del Giro. Ci andò vicino Gino Bartali a 35 anni nel 1949: 1° al Romandia e 2° al Giro, alle spalle di un insuperabile Fausto Coppi; poi nel ’53 l’elegante Hugo Koblet, anch’egli battuto in Italia dal campionissimo. Lo svizzero vanta due primati al Romandia: è riuscito a salire per ben sei volte sul podio, di cui ben quattro consecutivamente (2° nel 1950-51-52, 1° nel ’53, 2° nel ’55 e 3° nel ’57).

Adorni primo a firmare la “doppietta” – Bisogna attendere il 1965 per vedere il primo atleta capace di aggiungere alla vittoria in Svizzera quella più prestigiosa in Italia. Vittorio Adorni, nel suo anno magico, suggella il trionfo nelle tappe di Crans-Montana e di Friburgo (a cronometro), poi scrive la storia con una superiorità netta al Giro d’Italia. L’anno dopo è la volta di Gianni Motta (primo anche nel ’71). Non poteva mancare il cannibale Eddy Merckx, che vinse il Romandia con la maglia di campione del mondo nell’anno (1968) del suo primo dei cinque trionfi al Giro. E non poteva mancare nemmeno Felice Gimondi, che sigla l’accoppiata nel ’69. Negli anni Settanta, sfiorarono la doppietta lo spagnolo Francisco Galdos (’75) e il belga Johan De Muynck (’76), battuti di poco al Giro rispettivamente da Bertoglio e da Gimondi.

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Nel 1980 la doppietta Romandia – Giro di Bernard Hinaul

Saronni si presenta – Benché già nell’elite del panorama internazionale da un paio di stagioni, Beppe Saronni, nel ’79 a soli 21 anni e mezzo, domina le due corse con grande disinvoltura. Nel primo dei suoi tre Giri vinti (in altrettante partecipazioni!) Bernard Hinault, l’ultimo dei grandissimi, coglie la vittoria sulle strade del Romandia nel 1980. Lo svedese Tommy Prim vince il Romandia ma perde per 38” il Giro d’Italia, superato dal miglior Giovanni Battaglin.

1987: l’anno d’oro di Roche – Vincitore del Tour de Romandie nel 1983 e ’84, Stephen Roche pone il terzo sigillo nel suo anno da fenomeno, il 1987. L’irlandese con 3 successi è il plurivincitore della corsa elvetica. In quell’anno vinse, oltre Romandia e Giro, il Tour de France e il Mondiale!! Un’annata favolosa e irripetibile.

Il timbro di Rominger – Nell’anno della schiacciante vittoria al Giro d’Italia (1995), Toni Rominger rifinisce la preparazione correndo e vincendo sulle strade di casa. È l’ultimo a conquistare la doublé, riuscita 8 volte in 30 anni, dal 1965 al ’95.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.