Presentata l’edizione 2019 del giro Rosa Iccrea, in programma dal 5 al 14 luglio. Il via con una crono a squadre a Cassano Spinola e arrivo a Udine, dopo 920,4 km. Una gara dura e impegnativa coi sui 10.775 metri di dislivello. La frazione regina il sarà la quinta, quando verrà con arrivo in cima al Gavia.

Luigi Bolognini per repubblica.it

Il Giro Rosa è rosa due volte: perché assegna la maglia rosa e perché lo corrono le donne. La più lunga e prestigiosa gara a tappe del panorama del pedale internazionale dal 5 al 14 luglio porterà 144 cicliste per 920,4 chilometri tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. E non è certo un caso che sia stato presentato l’8 marzo a Carate Brianza, che sarà arrivo di una delle tappe, né che a dargli il nome sia Iccrea, gruppo bancario che riunisce 142 banche di credito cooperativo sparse sul territorio italiano e che punta moltissimo sulla valorizzazione delle donne: “Negli ultimi anni abbiamo incrementato di quasi il 7% il numero di donne negli organi di vertice – spiega Luca Gasparini, chief business officer di Iccrea – e siamo intenzionati a fare molto di più, anche come sponsorizzazioni. Lo sport femminile secondo noi ha una marcia in più“.

Di sicuro la ciclista che indosserà la maglia rosa al termine della San Vito al Tagliamento-Udine, l’ultima tappa, se la sarà meritata. Il percorso ideato da Giuseppe Rivolta, organizzatore del Giro rosa da 18 anni, è pressoché a livello di maschi quanto a difficoltà: 10.755 metri di dislivello totale, col picco dei 2878 della tappa del 9 luglio, la Ponte in Valtellina-Gavia, 100 chilometri che si concluderanno proprio in cima al passo che tante emozioni ha regalato anche con gli uomini. D’altronde lo scorso anno una tappa si era chiusa sullo Zoncolan, a dimostrazione che se le donne vogliono la parità, beh eccola e devono sudarsela in senso letterale. Oltre alla maglia rosa Iccrea, per la classifica generale a tempo, ne saranno assegnate altre quattro, tutte elegantissime: ciclamino, per la classifica a punti, Verde per i Gran premi della montagna, Bianca per le giovani, e Blu per le italiane. Se le contenderanno 24 squadre, di cui 7 italiane, ognuna di 6 atlete, “ma avevamo richieste per il doppio“, sorride soddisfatto Rivolta.

La prima tappa, il 5 luglio, sarà un tuffo nel ciclismo della leggenda: la crono a squadre va da Cassano Spinola, dove è morto ed è stato sepolto Costante Girardengo, fino a Castellania, davanti al mausoleo dedicato a Fausto Coppi (e al fratello Serse), nel centenario della nascita del Campionissimo. L’indomani si inizia e finisce a Viù, nel Torinese, 78,3 chilometri di gara, con traguardo in salita e dislivello di 1227 metri. Il 7 luglio ancora in Piemonte, con la Sagliano Micca- Piedicavallo e traguardo in salita a 1049 metri. Più pianeggiante, l’8 luglio, la Lissone-Carate Brianza (MB) 100,1 chilometri di saliscendi a nord di Milano. Martedì 9 luglio il “tappone”, Ponte in Valtellina-Gavia, e bis valtellinese il 10 con la cronoscalata di 12,1 chilometri nelle vigne a terrazzamento della provincia di Sondrio con la Chiuro-Teglio. Dall’11 si va in Triveneto. La Cornedo-San Giorgio di Perlena/Fara Vicentino ha il monte Malo e due ascese alla Rosina (128,3 km), già affrontata lo scorso anno nella frazione vinta dalla ex campionessa europea Marianne Vos, una delle concorrenti da tenere d’occhio, quantomeno assieme alla maglia rosa uscente Annemiek Van Vleuten. Poi i 133,3 km da Vittorio Veneto a Maniago, con Gran premi della montagna a Forcella di Pala Barzana e Clauzetto. Penultima frazione, il 13 luglio, da Gemona del Friuli alla Malga Montasio, un altopiano a quota 1546 dopo 125,5 chilometri. E infine la San Vito al Tagliamento-Udine, 120 chilometri che si chiudono con lo spettacolare strappo sul pavè del Castello del capoluogo friulano.

Entusiasta il presidente della Federazione, Renato Di Rocco: “Il lotto partenti è il più qualificato in assoluto: al via ci sono i migliori 24 team del panorama internazionale e tutte le migliori individualità. Aspettiamoci le conferme dalle atlete più attese e l’entusiasmo delle giovani leve, ma soprattutto un Giro Rosa unico che renda omaggio a se stesso nel suo trentesimo compleanno“.

Di Redazione

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