di Ettore Ferrari

Al termine di una prestazione maiuscola, Primoz Roglic si laurea campione olimpico nella prova a cronometro, surclassando gli avversari. Ottimo secondo per un redivivo Tom Dumoulin, bronzo per Rohan Dennis. Delude Filippo Ganna, solo 5°, e ancora peggio fa Wout Van Aert, che è arrivato dietro l’azzurro.

Sfida Van Aert-Ganna per l’oro con tanti oursiders – Dopo il secondo posto nella prova in linea, ennesima medaglia d’argento conquistata con il Belgio negli ultimi 10 mesi (crono e gara in linea ai mondiali di Imola, mondiale di ciclocross gli altri secondi posti), Wout Van Aert è il grande favorito per la corsa all’oro olimpico a cronometro. Non è da meno il nostro Filippo Ganna, campione del mondo in carica che, dopo il Giro, ha puntato tutto sulla prova a cinque cerchi. E l’azzurro è subito all’altezza della situazione facendo registrare il tempo più basso al primo intertempo dopo 9,7 km.

Si rivede un grande Dumoulin – L’orange, dopo un periodo di stacco per ritrovare nuovi stimoli, aveva ripreso a gareggiare solo a giugno (Tour de Suisse), riuscendo poi a far suo l’ennesimo titolo nazionale a cronometro. Nella testa del campione, vincitore del Giro d’Italia 2017, c’era proprio l’olimpiade e si è fatto trovare pronto. Con una gara regolare, Dumoulin si è issato in testa alla graduatoria.

Van Aert sente la fatica, Ganna perde quota – Il fiammingo, dopo una buona partenza, pedalata e stile perfetti, si appesantisce sulla salita e lavora troppo di spalle; l’azzurro cala alla distanza.

Roglic stellare, la medaglia d’oro è sua! – Chi, invece, si segnala per una prova super è Primoz Roglic. Lo sloveno si rivela dominante e chiude i 44,2 km in 55’04” alla media di 48,160. Primo! Tom Dumoulin, compagno di club di Roglic, in seno alla Jumbo-Visma, conserva il secondo posto a 1’01”. E per l’olandese è un argento pesantissimo, dopo la pausa di riflessione dello scorso inverno, che aveva fatto pensare a un clamoroso abbandono dall’agonismo, è riuscito a tornare al top nel mondo. Podio anche per l’ex due volte campione del mondo Rohan Dennis, a 1’04”. L’elvetico Stefan Kung perde il bronzo per pochi centesimi di secondo! Ganna a 1’06”, Van Aert a 1’41”. Da Dumoulin (secondo) a Ganna (quinto) solo 5”; per l’italiano è una grossa delusione aver perso una medaglia per così poco.

Bettiol fuori dai 10 – Scorrendo la top-10, troviamo 7° Kasper Asgreen a 1’48”, 8° Rigoberto Uran a 2’15”, 9° Remco Evenepoel a 2’17” e 10° il neozelandese Patrick Bevin a 2’20”. L’altro azzurro in gara, Alberto Bettiol, 11° a 2’34”.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.