di Ettore Ferrari

In un’intervista rilasciata a Le Quotidien, il lussemburghese classe 1992 ha indicato le corse di un giorno come obiettivo primario della sua stagione: Strade Bianche, Sanremo, Liegi (da lui vinta nel 2018), Amstel, Fiandre e Roubaix. Al Tour sarà presente in appoggio ad Alaphilippe. Il francese lo scorso anno si è reso protagonista di una stagione eccellente, con un Tour straordinario vissuto per tanti giorni in maglia gialla, con il sogno del successo fino a poche tappe da Parigi. E quest’anno vuole riprovarci.

La trasformazione di Jungels – Il pluricampione nazionale del Lussemburgo (5 volte in linea, più 5 a cronometro) è un atleta forte sul passo, ottimo a cronometro, che si difende in salita. Ad inizio carriera aveva dimostrato maggiori attitudini per le corse a tappe, come dimostrano il sesto posto nel 2016 e l’ottavo nel 2017 al Giro d’Italia, conclusi entrambi in maglia bianca. Proprio sulle strade italiane ha dato il meglio di sé nei GT indossando per 3 giorni la maglia rosa nel ’16 e per 5 nel ’17 (arricchito dal successo nella tappa di Bergamo), che facevano presagire negli anni a seguire un ulteriore ascesa. Invece, Bob è calato vistosamente nel 2018 e ’19 e, per contro, è migliorato nelle corse di un giorno, palesando una certa poliedricità per qualsiasi percorso. Il trionfo alla Liegi 2018 e poi nella Kuurne-Bruxelles-Kuurne dello scorso anno sono l’inequivocabile dimostrazione della sua trasformazione.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.