quartetto-italia-cyclingtime

di Giuseppe Girolamo

“Bisogna volere l’impossibile, perché l’impossibile accada”, il motto del filosofo Eraclito si è materializzato a conclusione della finale inseguimento a squadre. Sulla pista olimpica di Tokyo l’Italia ha vinto la medaglia d’oro. In finale battuta la favoritissima Danimarca.

Un tempo strafosferico quello del trenino azzurro: 3’42″032 (media 64,856 km/h), nuovo record del mondo. I danesi battuti di un soffio al termine di una gara, 4000 metri al cardiopalma. La locomotiva Filippo Ganna ha saputo trascinare alla perfezione il resto dei vagoncini. Il piemontese assieme a compagni Francesco Lamon, Jonathan Milan e Simone Consonni volava sui binari immaginari della pista di Izu. Un impresa incredibile. Un oro pesantissimo non solo perchè conquistato nella rassegna sportiva più importante, ma anche perchè conquistato contro ogni pronostico. E alla fine è apoteosi. L’impossibile è divenuto realtà!

Di Giuseppe Girolamo

Sono siciliano, anche se sono nato (per puro caso) a Torino il 28 giugno 1973. Perchè scrivo di ciclismo? Perchè da corridore ero troppo scarso! Addetto stampa e organizzatore di eventi sportivi e culturali. Per info: giuseppegirolamo@gmail.com