di Ettore Ferrari

Fuga vincente dell’equadoriano Jonathan Caicedo, re dell’Etna, che precede di una manciata di secondi il sempre generoso Giovanni Visconti, unici reduci della fuga di giornata. Ma è alle loro spalle che succede di tutto. Escono clamorosamente di scena Geraint Thomas e Simon Yates, tuto a beneficio di Vincenzo Nibali. Intanto il portoghese Joao Almeida è la nuova maglia rosa.

Percorso – Dopo le due splendide tappe iniziali, illuminate dalle prodezze dei nostri (Ganna a Palermo e Ulissi ieri ad Agrigento), il Giro propone il primo arrivo in salita in uno dei traguardi storici sull’Isola: l’Etna. Si parte da Enna per la terza tappa e dopo un tracciato piuttosto ondulato si arriva alle pendici del vulcano, dal lato di Linguaglossa. L’ascesa finale misura 18,8 km con pochi tratti di respiro. La pendenza media non è elevata (6,6%), ma ai -2 c’è un pezzo al 13%. Arrivo ai 1.793 metri di Piano Provenzana, per la prima volta approdo di una tappa del Giro.

Cronaca – Si parte con Filippo Ganna vestito di rosa, mentre l’oscar della sfortuna spetta alla Astana, una delle formazioni più attese, che ha già perso due elementi importanti: Lopez sabato e Vlasov ieri. Neanche il tempo di iniziare e Geraint Thomas, finisce a terra nella fase di trasferimento, batte violentemente la parte destra del corpo e presenta varie escoriazioni. Il gallese viene soccorso, prende il via regolarmente ma non si sa che risvolti avrà la caduta sul suo rendimento. Intanto la corsa lancia subito in avanscoperta il solito gruppetto di attaccanti, nel quale figura il palermitano Giovanni Visconti, che sogna di vincere nella regione di origine.

Il tracollo di Thomas – Intorno ai -30 svolta negli equilibri della corsa rosa: si stacca Thomas! Con il classe 1986 resta la maglia rosa Filippo Ganna, che cerca di aiutare il compagno in seria ed evidente difficoltà. In testa al gruppo è la Trek-Segafredo di Nibali a scandire il ritmo, mentre il drappello di testa procede in vista dell’inizio dell’erta finale.

Salta pure Yates, Caicedo stacca Visconti – Inizia a piovere sull’Etna e mentre il gruppetto dei primi si sfalda, nel gruppo inseguitore la Trek lascia il posto alla Bora, con un intraprendente Matteo Fabbro in prima posizione. Si sale verso il vulcano e al comando rimangono solo Visconti e Caicedo, con il siciliano che accarezza il sogno di vincere in uno dei posti simbolo della sua terra. Perde le ruote del gruppo anche Simon Yates! Il plotoncino Nibali è composto da pochi atleti, con un Fuglsang pimpante, ma che non riesce a fare la differenza. Davanti Caicedo stacca Visconti e si lancia a testa bassa per un successo prestigioso. Visconti conserva la seconda posizione. Fuglsang, Majka, Nibali e Pozzovivo giungono a 51″; Kruijswijk a 56″; Yates perde 4’22”. Naufragio per Thomas che arriva dopo 12’19”.

Joao Almeida in rosa con lo stesso tempo di Caicedo – Joao Almeida, classe 1998, è il nuovo leader della corsa con lo stesso tempo del vincitore di tappa. Nibali, sesto a 55″, diventa il grande favorito per la vittoria finale. Dopo appena tre giorni sono usciti di corsa a vario titolo Lopez, Vlasov, Thomas e Yates!

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.