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di Andrea Argento

Vittoria a Laruns per Tadej Pogacar. Doppio successo a Privas e Lavaur e la consacrazione tra i grandi per Wout Van Aert. Sono loro ad aver impresso di più di tutti il loro marchio nella prima settimana della 107esima edizione del Tour de France.

Pogacar 9 – Perde terreno nella tappa di Lavaur causa una foratura quando si tirava a tutta alla ricerca del ventaglio giusto. Non ha voluto passare per vittima ed ha iniziato a recuperare terreno attaccando ogni volta che gli è stato possibile. La vittoria a Laruns, dopo aver acceso la miccia nell’ultima ascesa, è la ciliegina sulla torta. Questo modo di interpretare la corsa, a noi, piace molto. Indomito!

Van Aert 9 – Sembra gli riesca tutto facile e che la vittoria arrivi senza nemmeno dannarsi l’anima per cercarla. Ha una condizione super che gli permette di lavorare per la squadra sia in pianura che in salita con i medesimi, straordinari, risultati. Impressionante!

Roglic 8,5 – Da l’impressione di centellinare gli sforzi e non voler strafare.
Nonostante questo, vince la tappa di Orcières-Merlette battendo in volata tutti gli uomini di classifica e chiudere la prima settimana in giallo. Calcolatore!

Martin 7,5 – Il capitano della Cofidis aveva già sorpreso con il podio al Delfinato. Questo inizio di Tour è la conferma della crescita di questo corridore autore di prove senza sbavature e cedimenti. Rivelazione!

Alaphilippe 7– Voleva tornare alla vittoria e lo ha fatto. Voleva tornare a vestire il “giallo” e ci è riuscito. Perde la maglia per un rifornimento vietato ma prova a reagire, forse con un po di nervosismo. Non si spreme per far classifica e lo vedremo all’attacco nelle prossime tappe. Lou-Lou c’è! Battagliero.

A. Yates 7 – Senza dubbio un inizio positivo grazie al simbolo del primato portato sulle spalle per quattro tappe. Brillante a Nizza, costante nei giorni seguenti, perde la maglia a Laruns trovandosi ad un bivio: curare la classifica o puntare alle tappe come nelle premesse? Di certo si farà notare ancora. Presente!

Valverde 5 – Le primavere ci sono e probabilmente iniziano a farsi sentire. Non abbiamo dubbi sul fatto che proverà a lasciare il segno con la sua classe immensa. Però adesso ogni volta che il ritmo si fa davvero sostenuto, fatica a tenere le ruote dei big in salita. Lotta e limita i danni ma le posizioni di vertice sembrano andate. Affaticato!

Pinot e Buchmann 4 – Se per il tedesco c’è l’attenuante dell’infortunio del Delfinato, il buon Thibaut ci fa vedere un film già visto: quando tutto sembra andar per il verso giusto, si spegne. Per entrambi, sogni di classifica naufragati. Alla prossima. Respinti!

Viviani 3 – Il suo Direttore Sportivo si premura a chiarire che ha un problema fisico che ne limita le prestazioni. Ma lui davvero non c’è, non si vede, non lascia il segno. Da Elia ci si aspetta sempre qualcosa di importante. Sin qui, invano. Delusione!

Aru 2 – Non può bastare lo scatto nella tappa di Moint Aigoual, specie perchè poi è rimbalzato indietro facendosi riprendere da un gruppo che tutto faceva, meno che forzare l’andatura. Fa male vederlo non tenere le ruote del gruppo in pianura dopo solo una settimana di corsa. Si prenda il tempo necessario per poter dare un senso al prosieguo della carriera senza correre il rischio di far dimenticare cosa già è stato capace di dimostrare. Sconsolato!

Di Andrea Argento

Ho una forte passione per lo sport, in tutte le sue sfaccettature. Il ciclismo mi è entrato nel cuore assistendo da piccolo alle imprese di Pantani. Il Pirata mi ha dato emozioni inimmaginabili!