Epilogo emozionante nella prova regina dei campionati Europei in Olanda a Drenthe, con successo in apnea per Christophe Laporte. Il francese, all’attacco nel finale, è stato ripreso negli ultimi 50 metri da Wout Van Aert, magnificamente pilotato dal giovanissimo Arnaud De Lie, ma Van Aert si è piantato proprio sul più bello e Laporte ha trovato le ultime forze per rilanciare e vincere! Azzurri e Ganna sfortunati.
Tarling in fuga – Vittorioso mercoledì nella prova a cronometro Elite di questa rassegna continentale, il baby talento d’Oltremanica Joshua Tarling (19 anni!!) si mette subito in mostra anche nella gara in linea, andando a formare la fuga assieme a Stefan Bissegger (Svizzera), secondo nella crono, Mathias Vacek (Rep. Ceca), Norman Vahtra (Estonia) e Rory Townsend (Irlanda).
Il Vamberg punto nevralgico – Si entra nel circuito finale di 14 km da ripetere 6 volte. Il Col du Vam (Vamberg) è il punto decisivo, un primo pezzo di 500 metri al 6%, poi il pavé artificiale (400 m al 4,2%, ma con alcuni punti in doppia cifra), quindi la tortuosa discesa prima della rampa di 200 metri che porta all’arrivo. Davanti, rimangono solo Bissegger e Vacek. L’azione dei due si esaurisce ai -31, quando il gruppo ritorna sotto.
Azzurri in rampa di lancio – Proprio negli ultimi 30 km, inizia il forcing degli uomini di Daniele Bennati. Sono ben cinque in testa al plotone, con Ganna in posizione di sparo. E il recordman dell’ora innesta il turbo sul Vamberg. Si muovono immediatamente Van Aert e Mads Pedersen in prima persona! Mancano meno di 30 km alla conclusione e i grandi favoriti sono tutti lì. Sullo slancio se ne vanno Christophe Laporte e l’emergente neerlandese Olav Kooij, undici volte a segno in questo 2023. Ma anche il loro tentativo viene annullato. Intanto una caduta spezza il gruppo e tra i convolti c’è Filippo Ganna! L’azzurro si rialza, ma perde secondi preziosi. Intanto, davanti si forma un drappello di dieci unità.
In dieci all’attacco – Sono Van Aert e De Lie (Belgio), M. Pedersen e Kron (Danimarca), Kooij e Theunissen (Paesi Bassi), Degenkolb (Germania), Laporte e Dujardin (Francia) e Tiller (Norvegia). Italia out. Sembra un finale già scritto con la sfida Van Aert-Pedersen con i giovanissimi De Lie e Kooij outsiders di lusso, e invece… Christophe Laporte si inventa un numero dei suoi e anticipa tutti all’inizio dell’ultimo giro, quando mancano 12,5 km alla fine. Il francese, che ha raggiunto in questi due anni in seno alla Jumbo-Visma la maturazione definitiva, con le sue potenti leve guadagna subito 10″, poi 15″ e il traguardo si avvicina. Dietro, ovviamente, il suo coéquipier non collabora, ma gli altri otto si danno cambi regolari per arginare l’azione del transalpino.
De Lie trascina Van Aert, Pedersen cede, Kooij si supera – Ed eccoci al gran finale sul Col du Vam. Laporte ha ancora una decina di secondi da amministrare. Arnaud De Lie (classe 2002, 8 successi quest’anno) si incarica di pilotare Van Aert e si lancia in un rabbioso inseguimento. Con i due belgi, il sorprendente Kooij (non è solo un velocista!) e Mads Pedersen, che sogna la maglia di campione europeo dopo l’iride del 2019.
Laporte resiste, Van Aert innesta il turbo ma si pianta sul più bello – Pedersen non resiste al forcing di De Lie. Ancora efficace, invece, la pedalata di Laporte, ma dopo il pavé e la discesa, De Lie riporta Van Aert a pochi metri. L’ex tre volte iridato del ciclocross parte a sua volta con uno scatto dei suoi, raggiunge Laporte a 50 metri dal termine, ma si blocca nel momento della rimonta decisiva. Laporte intuisce, lo guarda, rilancia e vince! Van Aert scuote la testa ed è argento, poi Kooij e quindi De Lie. Solo 7° Pedersen a 13″.
La consacrazione di Laporte, la delusione di WVA, l’ascesa di Kooij: tre Jumbo-Visma sul podio! – Si era rimasti al podio della Vuelta una settimana fa tutta in giallonero con Kuss, Vingegaard e Roglic a completare un podio e, soprattutto, nello stesso anno una tripletta di successi in tutti e tre i GT record per la formazione neerlandese, dopo i trionfi di Roglic al Giro e di Vingegaard al Tour. Agli europei un’altra tripletta dei “calabroni” con Laporte, Van Aert e Kooij. Numeri che consacrano e sublimano ulteriormente lo strapotere della Jumbo in questo 2023. Laporte ha completato un biennio davvero rimarchevole con tappe al Tour, al Delfinato e alla Parigi-Nizza, classiche come Dwars door Vlaanderen e Gand-Wevelgem (per gentile “concessione” di Van Aert, se ne sarà pentito?), l’argento iridato lo scorso anno dietro super Evenepoel. Il tutto da uomo squadra delle più forte squadra del mondo.