La Vuelta delle incertezze e delle sorprese

La seconda settimana del Giro di Spagna 2024 si chiude nel segno dell’incertezza e delle sorprese. La classifcia generale è sempre comandata da Ben O’Connor, ma da dietro rosicchiano secondi Primoz Roglic ed Enric Mas, mentre la sorpresa è Pablo Castrillo vincitore di due frazione: la 12esima e la 15esima.

Castrillo fantastico bis – Lo spagnolo è la vera sorpresa. Vincitore di due frazioni si è rivelato al grande pubblico nella 12esima frazione, arrivando solo al traguardo e cogliendo il suo primo successo da professionista. Due tappe dopo concede il bis, conquistando la 15esima tappa. Castrillo (classe 2001) faceva parte di un gruppetto di attaccanti della prima ora. I battistrada si selezionano nella salita conclusiva e davanti restano Pavel Sivakov, Alexandre Vlasov e appunto Castrillo. L’attacco decisivo a 3 km dal traguardo: Castrillo accelera e stacca i diretti avversari. Sivakov cede, mentre Vlasov riesce a rientrare sul fuggitivo all’ultimo chilometro. Castrillo però ha ancora birra in corpo e nel finale assesta il colpo finale, tagliando il traguardo a braccia alzate tra la nebbia di Valgrande-Pajares. Cuitu Negru.

O’Connor ancora in rosso – L’australiano della Decathlon AG2R La Mondiale resiste con le unghia e con i denti. Crolla, ma non molla. Arriva in ritardo rispetto ai diretti avversari in classifcia generale, ma riesce a mantenere il primato per 44″ su Primoz Roglic. Il ritardo dello sloveno è salito a 1’04” a causa della penazzazione da parte della giuria per scia irregolare.

Roglic si avvicina – Lo sloveno si avvicina alla maglia rossa a piccoli passi. Tappa dopo tappa roisicchia secondi. In vista dell’ultima e decisiva settimana lo svantaggio su O’Connor è inferiore al minuto e il quarto successo alla gara iberica sembra sempre più a portata di mano.

Mas il trasformista – Lo spagnolo si esalta nella gara di casa. Trasformato rispetto al ciclista anonimo visto in quasi tutta la stagione. Sulla salita di Valgrande-Pajares. Cuitu Negru dimostra di essere il più in forma tra i pretendenti alla vittoria finale. Mette alla frustra Roglic e stacca O’Connor. Lo svantaggio di 2’23” dalla maglia rossa sembra (per adesso) incolmabile, ma con un Mas del genere tutto è lecito. Terzo incomodo!