Peters AG2R

di Ettore Ferrari

Prima tappa pinenaica con impresa solitaria di Nans Peters, abile a staccare gli altri protagonisti di giornata. I big della classifica si danno battaglia solo sull’ultima salita (Peyresourde) e a raccogliere di più è il giovane talento sloveno Tadej Pogacar, che guadagna una quarantina di secondi sul resto dei migliori. Adam Yates conserva la maglia gialla.

Percorso – Prima giornata sui Pirenei (quest’anno in versione non proprio irresistibile). Tappa breve, soltanto 141 km con tre vette storiche: Col de Menté (6,9 km all’8,1%); il Port de Balès (H.C. 11,7 km al 7,7%); il Col de Peyresourde (9,7 km al 7,8%), dove è situato il traguardo con abbuoni Point Bonus (8” al primo, 5” al piazzato, 2” al terzo). Il via da Cazères-sur-Garonne, 48 km pianeggianti, quindi il clou con i tre colli distribuiti in 81,5 km, gli ultimi 11,5 quasi tutti in discesa per giungere al traguardo di Loudenvielle.

Cronaca – Fuga di 13 atleti fuori classifica, ma la notizia più importante è il ritiro del campione d’Italia ed europeo Giacomo Nizzolo dopo soli 58 km di gara. Il gruppo con i big della Generale lascia andare la fuga, che prende il largo e, dopo il Col de Menté, attacca il Port de Balès con oltre 12’ di vantaggio: un ritardo incolmabile. Salta Pinot. La Jumbo-Visma inizia il forcing e la prima vittima illustre è Thibaut Pinot! Il francese (9° in classifica a 13” da Yates), attorniato da diversi suoi compagni di squadra che cercano di aiutarlo psicologicamente, proprio non va, all’ennesima defaillance in carriera. Davanti, il gruppo dei 13, si disintegra con Ilnur Zakarin e Nans Peters, che si isolano in testa. In vetta al colle hors categorie passa primo Peters, che poi in discesa stacca Zakarin, semplicemente imbarazzante (come tante altre volte in carriera) in questo esercizio.

Pogacar attacca e raccoglie, Roglic col freno – Sul Peyresourde la grinta e il cuore di Peters hanno la meglio su Zakarin, che tenta un poco convinto recupero. Nel gruppo dei migliori iniziano gli scatti. Il primo è Alaphilippe, ma “D’Artagnan” salta quasi subito. Un’azione interessante è quella di Roglic, Quintana e Pogacar. Ma rientrano gli altri. Poi, nuovamente Pogacar, che ieri ha perso 1’21” per i ventagli, lascia la compagnia. Azione interessante del campioncino dell’UAE che non viene più raggiunto. Peters porta a termine vittoriosamente la fuga, alla spicciolata alcuni dei protagonisti della fuga con Tom Skuijns secondo, Carlos Verona terzo e solo quarto Zakarin, superato in discesa. Pogacar guadagna 38″ su Bardet, 40″ su Lopez, Yates, Bernal, Landa, Martin, Roglic, Quintana, Uran e Porte.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.