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di Ettore Ferrari

Il 2021 è ormai alle porte e squadre a atleti iniziano a pianificare i programmi in vista della nuova stagione. Greg Van Avermaet, dopo il lungo sodalizio con la BMC (2011-18), poi divenuta CCC (2019-20), volta pagina è inizia una nuova avventura (verosimilmente l’ultima da pro’) con la rinnovata Ag2r Citroën. Il fiammingo, alla 15esima stagione da professionista, mantiene gli obiettivi di sempre: le classiche del Nord.

Il Fiandre in cima ai desideri“L’obiettivo della mia carriera è sempre lo stesso: vincere il Giro delle Fiandre. Ma guardo anche a tutte le grandi gare come la Parigi-Roubaix, le monumento sono davvero importanti. Ma se devo scegliere una gara, è il Giro delle Fiandre”. La nuova avventura con la compagine francese inizia con il sogno di conquistare la classicissima dei muri. Nei precedenti 13 assalti, ha ottenuto ben 8 top-10, con tre podi (2° nel 2014, 3° nel ’15 e ancora 2° nel ’17). Il belga – classe 1985 (17 maggio) – è consapevole che contro i ben più giovani e quotati avversari (Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert su tutti, senza dimenticare l’iridato Julian Alaphilippe) ci vorrà un’impresa. Ma lavorerà duramente per ottenere la ciliegina su una torta già ricca di successi prestigiosi. In bacheca ha la Parigi-Tours 2011, l’Omloop Het Nieuwsblad 2016 e il fantastico poker del 2017 con ancora l’Omloop, E3 Harelbeke, Gand-Wevelgem e Parigi-Roubaix! Proprio l’inferno del Nord è l’unica monumento conquistata che si affianca al trionfo alle Olimpiadi di Rio 2016. Da sottolineare pure 2 successi di tappa al Tour e ben 11 giorni in maglia gialla (3 nel 2016 e 8 nel 2018).

Esordio in Spagna – Il campione olimpico esordirà con un paio di corse a tappe, Vuelta Valenciana (3 – 7 febbraio) e Vuelta a Andalucia (17 – 21 febbraio), prima di concentrarsi sulle classiche: Omloop Het Nieuwsblad, Kuurne-Bruxelles-Kuurne, Strade Bianche, quindi Tirreno-Adriatico o Parigi-Nizza. Poi, tutte le classiche del Nord fino all’Amstel Gold Race. Per quanto riguarda i Giochi di Tokyo, il punto interrogativo sarà la sua condizione, visto il percorso pieno di salite.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.