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di Giuseppe Girolamo

Era una dei due grandi favoriti della vigilia e non ha deluso. Dopo il ritiro di Remco Evenepoel (messo fuori caso dal Covid subito dopo la prova vittoriosa a cronometro) toccava a Primoz Roglic confermare i pronostici della vigilia. Lo sloveno ha sofferto ha sofferto molto, trovando sulla propria strada un coriaceo Geraint Thoms. Decisiva la penultima inedita cronoscalata a Monte Lussari con Roglic in versione fuoriclasse a mettere tutti d’accordo.

A Roma l’apotesi per il primo sloveno vincitore del Giro d’Italia. All’ombra del Colosseo i gladiatori a pedali trovano un pubblico straripante, con il Presidente della Repubblica come primo tifoso. Sergio Mattarella sale sul podio premiazione per consegnare il Trofeo Senza Fine all’uomo della Jumbo Visma. Un successo meritato e alla fine ha vinto il più meritevole. Per Roglic è il quarto successo in un grande Giro dopo i tre conquistati al Giro di Spagna.

Non sono ancora riuscito a rendermi conto di cosa significhi vincere il Giro d’Italia. Ho cercato di contenere le mie emozioni dopo quello che è successo a Monte Lussari. Roma è una città spettacolare. Ogni vittoria è speciale e sono grato di averla ottenuta. Rimarrà nel mio cuore per sempre“.

Di Giuseppe Girolamo

Sono siciliano, anche se sono nato (per puro caso) a Torino il 28 giugno 1973. Perchè scrivo di ciclismo? Perchè da corridore ero troppo scarso! Addetto stampa e organizzatore di eventi sportivi e culturali. Per info: giuseppegirolamo@gmail.com