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di Ettore Ferrari

Tao Geoghegan Hart conferma le previsioni della vigilia e scalza nella cronometro conclusiva la maglia rosa Jai Hindley e vince il Giro d’Italia 2020. Filippo Ganna, prima maglia rosa a Palermo, si dimostra il dominatore assoluto delle prove contro il tempo conquistando anche l’ultima fatica a Milano.

Ganna domina la cronometro – Il Giro si conclude come da tradizione a Milano con una corsa contro le lancette di 15,7 km. Mai nella lunga storia della corsa rosa, ma anche di Tour e Vuelta, due corridori si erano presentati appaiati in classifica generale all’ultima frazione. Jai Hindley, che ieri ha sfilato la maglia al compagno di squadra Kelderman, e Geoghan Hart lo sfidante, che ha condotto una corsa fantastica dopo un inizio stentato (era 17° dopo nove tappe, e ancora 11° dopo la crono di Valdobbiadene a sette tappe dal termine). Ganna con la sua stupenda maglia iridata domina la scena e conquista la quarta vittoria in questa edizione, superando di 32″ Victor Campenaerts e il compagno di squadra (ed ex due volte iridato a cr.) Rohan Dennis. Un plauso particolare lo merita proprio Dennis, che ha sfoderato sulle salite dell’ultima settimana una sequenza eccezionale di prestazioni di livello assoluto in appoggio a G.Hart. La Ineos-Grenadiers conclude tre settimane di corsa con un filotto di 7 vittorie (4 Ganna, 2 Geoghan Hart, 1 Narvaez), dopo aver perso il proprio leader Geraint Thomas per quell’assurda caduta di Enna al terzo giorno.

Troppo forte Hart per Hindley – Hindley resiste 2 km, poi è costretto a cedere alla miglior versatilità a cronometro del rivale. Geoghegan Hart spinge un rapporto più duro rispetto allo scalatore australiano. Dopo 4 km il britannico è già maglia rosa! I restanti chilometri servono solo a dilatare il margine e a regalare al portacolori della Ineos un successo più netto. Alla fine il divario è di 39″. Sul podio finale l’altro alfiere della Sunweb Wilco Kelderman a 1’29”. Al quarto posto Joao Almeida a 2’57”, che nella frazione odierna ha scalzato Pello Bilbao, 5° a 3’09”. Una menzione particolare la merita proprio il portoghese, che è stato una delle grandi rivelazioni di questo Giro d’Italia con 15 giorni in maglia rosa. Vincenzo Nibali, 7° a 8’15”, è il primo degli italiani e chiude verosimilmente la propria epopea. Il siciliano aveva puntato l’intera stagione su questa corsa, ma ne esce decisamente ridimensionato pagando anche la legge dell’anagrafe (36 anni).

G.Hart si prende pure la maglia bianca, Démare ciclamino, Guerreiro GPM – Appannaggio del campione di Francia Arnaud Démare la classifica a punti. Il velocista della Groupama-Fdj è stato il dominatore degli sprint con 4 vittorie in altrettante volate. Peter Sagan (una bella vittoria di tappa, l’unica in questo 2020) è giunto secondo come al Tour. Tao Geoghegan Hart (classe 1995) è anche il vincitore della speciale classifica dei giovani, anche qui secondo è Jai Hindley. Il portoghese Ruben Guerreiro, vincitore della tappa con arrivo a Roccaraso, è il vincitore del GPM (maglia azzurra), con Geoghan Hart secondo.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.