Daniel Martinez

Il recente Tour Colombia 2.1, conclusosi domenica, ha sancito la supremazia assoluta dei ragazzi terribili della Education First, che hanno piazzato tre atleti in tutti i gradini del podio! Grandi sconfitti i ben più accreditati componenti del Team Ineos.

Se il buon giorno si vede al mattino… – Grazie ad una strabiliante cronosquadre, che ha aperto le ostilità nella breve corsa a tappe sudamericana, la formazione di passaporto statunitense, ma di fatto un’autentica multinazionale, ha proseguito dando spettacolo in tutta la corsa e, soprattutto, centrato le vittorie di tappa prima con Sergio Higuita e poi nell’ultima giornata con Daniel Martinez. La classifica finale ha visto svettare sul podio solo atleti in maglia rosa: Sergio Higuita primo, Dani Martinez secondo e l’ecuadoriano Jonathan Caicedo terzo. Una squadra compatta che non è nuova a prestazioni di spessore. Non dimentichiamo, infatti, che nelle file del sodalizio capitanato dal d.s. Jonathan Vaughters c’è il nostro Alberto Bettiol, che meno di un anno fa, grazie anche al contributo dei propri compagni di squadra, mise nel sacco squadroni ben più accreditati (Deceuninck su tutti) in una classica monumento come il Giro delle Fiandre. Tornando alla corsa colombiana, un ruolo importante lo ha svolto in cabina di regia il leader storico della formazione, vale a dire quel Rigoberto Uran, ormai 33enne, che è l’autentico “capo” del ciclismo colombiano. Con queste premesse, le prospettive per il resto della stagione sono di certo ancora più rosee del colore della casacca.

Supremazia sterile della Ineos – Sulle salite decisive e, in particolare, nell’ultima che ha concluso la corsa, gli Ineos hanno fatto capolino sempre nelle posizioni di testa del gruppo. Richard Carapaz ha tirato alla morte per Egan Bernal, che poi ha cercato di finalizzare il lavoro dell’ultimo vincitore del Giro d’Italia. Risultato? Un pugno di mosche. Seppur palesando già una bella pedalata, Bernal (quarto in classifica) e Carapaz non sono riusciti a prevalere nemmeno in una tappa e hanno dovuto inchinarsi davanti a Higuita & co.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.