di Ettore Ferrari
La quinta e ultima tappa della Vuelta a Burgos va a Hugh Carthy, mentre la classifica finale sorride al rientrante Mikel Landa (dopo il lungo stop per la caduta al Giro), che scalza il leader Romain Bardet, crollato sulla salita finale.
Bardet crolla – Ultima fatica della 43esima edizione della Vuelta a Burgos, che si conclude ad una settimana esatta dall’inizio della Vuelta a Espana. La breve corsa a tappe spagnola rappresenta per molti la prova generale in vista del terzo Grande Giro della stagione. Romain Bardet (vincitore della terza tappa e saldamente in vetta alla Generale) sembra avviato al successo, invece sulla dura salita che porta a Lagunas de Neila il transalpino del team DSM crolla, lasciando via libera ai rivali. Rimane quindi uno solo (Tour de l’Ain 2013) il successo in una gara a tappe nella lunga carriera del 31enne francese.
Bernal quasi in forma Vuelta, bene Aru, Landa regolare – La lotta per la vittoria di tappa si decide all’utlimo chilometro. A 600 metri dall’arrivo parte Egan Bernal, ma il trionfatore del Giro non ha ancora la pedalata migliore e viene ripreso dal connazionale Einer Augusto Rubio e dal britannico Hugh Carthy (lui sì già in forma Vuelta). La strada sale e schizza via Carthy a meno di 400 m dall’arrivo. Il portacolori della EF tiene bene e vince con pieno merito. A 5″ Rubio, a 7″ Simon Yates, a 13″ Bernal. Mikel Landa, secondo in classifica stamane, termina 6° a 16″; 8° Fabio Aru a 38″. Bardet perde oltre un minuto e mezzo.
Da Lagunas de Neila a… Lagunas de Neila – Proprio in questa località, 10 anni fa (era il 2011) Mikel Landa vinceva la prima gara da professionista e oggi ritrova la vittoria dopo oltre 2 anni di digiuno. Per il basco della Bahrain Victorious è il secondo sigillo nella Vuelta a Burgos, dopo il successo del 2017. Sul podio finale, troviamo un finalmente ritrovato Fabio Aru, 2° a 36″, e Mark Padun (compagno di squadra del vincitore), 3° a 43″.