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di Giuseppe Girolamo

Alla vigilia della gara in linea femminile era l’Olanda la nazionale da battere, un nome su tutti: la campionessa in carica Anna Van der Breggen. Lo sport e il ciclismo, però, non sono una scienza esatta, così a Tokyo non vince nessuna delle grandi favorite della vigilia. In trionfo sul traguardo – posto all’interno del circuito automobilistico di Fuji – è Anna Kiesenhofer. L’austriaca conquista la medaglia più preziosa al termine di una lunga fuga iniziata già dai primi metri di corsa, prima in comagnia di altre quattro atlete e successivamente solitaria per gli ultimi 50 km di gara. La 30enne austriaca ha tirato dritto, senza mai voltarsi indietro, dando fondo a tutte le sue qualità da specialista delle prove contro il tempo. Un’impresa davvero incredibile. Una sorpresa assoluta. Beffate tutte le favorite!

Il Podio – Dietro alla vincitrice si lotta per i restanti gradini del podio. Nelgruppo principale – ridotto a una ventina di unità – c’è grande controllo. Nel finale è Annemiek van Vleuten a prendere decisamente l’iniziativa. L’olandese guadagna lo spazio sufficente per aggiudicarsi la medaglia d’argento. Van Vleuten viene imitata qualche metro dopo da Elisa Longo Borghini. L’azzurra non riesce ad agganciare l’olandese, riesce comunque a mantenere un distacco sufficente tra se e il gruppo, conquistando la medaglia di bronzo, bissando così lo stesso risultato ottenuto a Rio de Janeiro.

Di Giuseppe Girolamo

Sono siciliano, anche se sono nato (per puro caso) a Torino il 28 giugno 1973. Perchè scrivo di ciclismo? Perchè da corridore ero troppo scarso! Addetto stampa e organizzatore di eventi sportivi e culturali. Per info: giuseppegirolamo@gmail.com