Compleanno di uno dei miti del ciclismo: Roger De Vlaeminck compie 77 anni. Straordinario curriculum, uno dei più grandi di sempre. Originale, guascone, provocatorio, classe immensa, posizione e guida in bici inimitabili. Roger De Vlaeminck ha lasciato un marchio indelebile nella storia delle due ruote.
Monsieur Roubaix, ma non solo – Il suo nome è impresso nell’albo d’oro della Parigi-Roubaix: 4 vittorie (e 4 secondi posti!) in un’epoca di giganti del pavé, tra Eddy Merckx e Francesco Moser (senza dimenticare Godefroot, Demeyer, Kuiper, Raas e lo stesso Hinault). Ma non va dimenticato anche il ruolino nella Milano-Sanremo: 3 successi (e altrettanti secondi posti). Ultimo (dopo Rik Van Looy e Merckx) ad aver conquistato tutti e cinque i Monumenti delle gare di un giorno: 3 Sanremo, 1 Fiandre, 4 Roubaix, 1 Liegi e 2 Lombardia. Velocista eccelso, passista e fondista formidabile, non era adatto alle corse di tre settimane (ma è pur sempre giunto 4° in un Giro d’Italia e ha vinto un Tour de Suisse davanti a Merckx), vinse 6 (!) edizioni consecutive della Tirreno-Adriatico. Ha corso tanto in Italia, nella mitica Brooklyn di Franco Cribiori (1973-77), nella Dreher (’72), Sanson con Moser (’78), Gis (’79 e ancora nell’84 a fine carriera, ancora con Moser).
Gli manca solo il mondiale – Uno dei più grandi paradossi è l’assenza di un titolo mondiale su strada (fu invece iridato nel ciclocross nel ’75), ma tant’è. Il tuo posto nell’olimpo del ciclismo lo hai conquistato a pieno titolo, tanti auguri vecchio Roger!