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di Ettore Ferrari

Con una volata in rimonta, Kasper Asgreen batte nello sprint a due il favoritissimo Mathieu Van der Poel piantantosi negli ultimi 50 metri!

Ecco il momento più atteso delle Fiandre, dove il ciclismo è una fede e oggi nel giorno di Pasqua si corre l’edizione n. 105 della Ronde van Vlaandren, seconda classica monumento 2021 con i tre “tenori” nel ruolo di grandi favoriti: Mathieu Van der Poel, vincitore 2020, Wout Van Aert, dominatore domenica scorsa della Gand-Wevelgem, e il campione del mondo Julian Alaphilippe, protagonista sfortunato dell’ultima edizione con quella clamorosa caduta quando andò a sbattere contro una moto, mentre era all’attacco con WVA e MVDP.

Cronaca – Il fascino ineguagliabile dei muri e del pavé, che chiude il primo ciclo delle classiche del Nord. Da Anversa ad Oudenaarde (254,3 km) con ben 19 “muri”. Primi 100 km sostanzialmente pianeggianti, poi si entra nell’inferno dei terribili strappi fiamminghi; il primo è il Katteberg, uno dei più facili. La fuga si sgancia quasi subito con Jelle Wallays (Cofidis), Stefan Bissegger (Ef Nippo), Fabio Van den Bossche (Sport Vlaanderen), Mathijs Paaschens (Bingoal WB), Mathias Jorgensen (Movista, Nico Denz (Team DSM) e Hugo Houle (Astana Premier Tech). Inizia la lunga serie dei muri e dietro il gruppo inizia subito a fare sul serio con i grandi favoriti sempre nella prima parte del plotone. Sussulto ai -66: caduta! Coinvolti diversi corridori Deceuninck (tra cui Alaphilippe) e Alpecin. L’iridato riparte prontamente e riesce a rientrare. Il gruppetto dei battistrada si sfalda al secondo assaggio al Kwaremont (-56), resta da solo Bissegger, mentre gli altri, attanagliati dalla lunga fuga, vengono raggiunti dalle avanguardie del gruppo.

Doppio attacco di MVDP, sempre tallonato da Asgreen – Subito dopo il Kwaremont una strattonata di Van der Poel, seguito da Asgreen in versione stopper. Il campione d’Olanda allunga ancora nell’ultimo pezzo del Patersberg, sempre seguito da Asgreen. In entrambe le occasioni è sempre Van Aert a chiudere.

Alaphilippe saggia le forze – Sul Koppenberg (muro n. 14) ecco il campione del mondo! Il francese scatta e si riporta su Bissegger, ultimo superstite della fuga. Ma nel successivo tratto in discesa Van der Poel riporta sotto un gruppetto con tutti i migliori. Allunga Marco Haller. Ormai entrati negli ultimi 40 km di un Fiandre già assai dispendioso. Su Haller rientrano in cinque. Si formano due coppie, Alaphilippe e Asgreen (Deceuninck-Quickstep), Teuns e Haller (Bahrain Victorius), quindi i due grandi favoriti, Van Aert e Van der Poel. Il vantaggio sugli inseguitori è esiguo in vista del prossimo muro.

Kruisberg (2500 metri con punte al 9%) – Alaphilippe prova ancora, ma Van Aert non si fa sorprendere. Da dietro rientra Anthony Turgis, ma gli altri non sono lontani. Mancano ormai gli ultimi due muri, che sono il terzo passaggio al Kwaremont e al Paterberg. Asgreen scatta e subito WVA e MVDP rispondono, mentre restano fermi i due Bahrain, Alaphilippe e Turgis. Potrebbe essere la svolta della corsa. Aumenta il vantaggio in vista del gran finale!

26” ai piedi del Kwaremont (-19) per i tre di testa sugli inseguitori, con il drappello Van Avermaet che rientra su quello di Alaphilippe.

Van der Poel attacca e mette alle corde Van Aert! – Fase di studio nella prima parte del penultimo muro, poi sull’ultimo pezzo VDP forza il ritmo (-17) e VA non risponde. Asgreen riesce a riportarsi sul campione d’Olanda. Discesa che porta al Paterberg, la terribile ultima rampa (solo 360 metri al 12,9% con punte al 20,3%!) con i due di testa con 10”. Stavolta, VDP non scatta, anche per la splendida tenuta di Asgreen. Ma è Van Aert a sorprendere in negativo. Il fuoriclasse di Herentals si pianta sul muro zigzagando nell’aspro tratto in pavé. Raddoppiato il ritardo in cima, e la corsa è ormai in mano ai primi due. Svuotato e, ormai demotivato, Van Aert viene ripreso dagli inseguitori.

Volata libera da ingombri, testa a testa: VDP si pianta a 50 metri e Asgreen urla la sua felicità! – Il vantaggio supera i 30” e ai -2,5 prova l’attacco disperato (più per un piazzamento sul podio che per una reale possibilità di rientro) il veterano Van Avermaet con Stuyven. Van der Poel controlla, Asgreen rimane a ruota, poi dopo il cartello dei 300 metri scatta il campione orange, ma il danese risponde, lo affianca, poi VDP si ferma a 50 metri dalla meta, ormai esausto con Asgreen che vince! Per il campione di Danimarca si chiude un periodo d’oro, con il trionfo all’E3 Saxo Harelbeke e oggi la classicissima dei muri, sua prima Monumento, dopo essere stato già 2° nel 2019.

Ennesimo podio per Van Avermaet – La volata per il terzo gradino sul podio la vince di forza Greg Van Avermaet, che non ha mia vinto questa corsa pur essendoci andato vicino tante volte. Un lungo inseguimento, cui è mancata solo la vittoria all’ormai 36enne fiammingo. 14 partecipazioni con ben 9 Top-ten: 8° nel 2008; 4° nel 2012; 7° nel 2013; 2° nel 2014; 3° nel 2015; 2° nel 2017; 5° nel 2018; 10° nel 2019; 3° oggi.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.