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di Ettore Ferrari

Un finale palpitante, come sempre nell’iconico arrivo di Huy, incorona Julian Alaphilippe per la terza volta vincitore della Freccia Vallone. Il campione del mondo ha bruciato Primoz Roglic, dopo che lo sloveno aveva tentato di anticipare tutti. Terzo l’eterno Alejandro Valverde, all’ultima recita in questa classica dove è il plurivittorioso con 5 successi.

Cronaca – Dopo l’Amstel domenica, il Trittico delle Ardenne prosegue in Belgio con la Freccia Vallone n. 85 con partenza da Charleroi e arrivo nel tradizionale epilogo sul muro Huy (193,6 km). La UAE Emirates viene costretta a non prendere il via per due sospette positività poi rivelatesi infondate. Estromessi quindi due sicuri protagonisti: Tadej Pogacar e Marc Hirschi, vincitore uscente. Andatura sostenuta sin dall’avvio e dopo un’iniziale tentativo la fuga si sgancia composta da otto elementi: Sander Armée, Alex Howes, Maurits Lammertink, Julian Martens, Sylvain Moniquet, Diego RosaSimone Velasco e Louis Vervaeke.

Sono 12 le cotes quest’anno, con tre passaggi ad Huy. Le formazioni dei favoriti non danno troppo spazio alla fuga. Si entra negli ultimi 30 km e davanti il drappello si è dimezzato. Restano al comando Vervaeke, Monique, Armée e Lammertink. Non fanno più parte, tra gli altri, i due italiani Rosa e Velasco. Brivido per l’ultimo (in ordine di tempo) talento cristallino del ciclismo: Tom Pidcock, vincitore una settimana fa della Freccia del Brabante e secondo domenica all’Amstel Gold Race, battuto per pochi millimetri da Wout Van Aert. Il gioiellino del Team Ineos viene coinvolto in una caduta, per fortuna senza conseguenze, a circa 28 km dal termine. Il britannico, aiutato da un compagno, rientra agevolmente (-24)

Il coraggio di Lammertink, poi Huy – La decima e undicesima cote non cambiano la sostanza. Il gruppo e i suoi uomini più attesi si sfideranno solo sul muro finale e questo è sicuramente il limite maggiore di questa nobile classica da quasi 40 anni a questa parte, da quando questa terribile e suggestiva rampa è stata fissata come capolinea di questa corsa. Prima la Cote d’Ereffe (2,2 km al 5,6%) ai -19,2 con il quartetto in testa che mantiene 27”; poi la Cote du Chemin des Gueuses (1,9 km al 6,5%) che rilancia le azioni di Lammertink, che rimane da solo in testa alla corsa. Dietro si muovono Tim Wellens, seguito poi da Omar Fraile. Il gruppo non lascia spazio. Lammertink sa di avere la sorte segnata, ma ha il merito di crederci fino all’ultimo e merita un grosso plauso quando viene ripreso proprio all’imbocco della salita finale (-1,4).

Roglic alla maniera forte, ma Alaphilippe non si fa sorprendere e coglie il tris! – Il muro di Huy come sempre arbitro inappellabile si staglia sopra i protagonisti. Fase di studio per due terzi, poi la stoccata di Primoz Roglic! Il campione sloveno (alla prima partecipazione in questa corsa) scatta forte e fa il vuoto. Dietro, Alaphilippe si volta, controlla e scatta a sua volta con la vecchia volpe di Valverde alle calcagna. Il francese rimonta, stacca lo spagnolo e si avventa su Roglic per superarlo nel breve rettilineo conclusivo. La Freccia è sua per la terza volta in carriera! Roglic è secondo, Valverde (a 6”) resiste al ritorno di Woods (4° a 8”) e si assicura un podio di rilievo a 41 anni (li compirà domenica). A 11” un redivivo Warren Barguil chiude la top-5, precedendo Pidcock (che sicuramente ha risentito della caduta prima e dell’inseguimento poi), Gaudu, Esteban Chaves e Carapaz. Al 24° posto il 18enne (sic) Marco Brenner, in più giovane in gara essendo nato il 27 agosto 2002, quando Valverde (22 anni e 4 mesi più vecchio!) era già professionista…

Alaphilippe sesto campione del mondo a vincere la “Freccia” – Dopo Ferdi Kubler (1952), Rik Van Steenbergen (1958), Eddy Merckx (1972), Claude Criquielion (1985) e Cadel Evans (2010), Julian Alaphilippe conquista con la maglia più bella la classica ardennese. Notevole il ruolino del transalpino che in cinque partecipazioni ha vinto tre volte (2018-19-21) e per due volte è giunto secondo (2015-16), sempre battuto da Valverde. Alaphilippe consuma la “vendetta” su Roglic, che lo aveva battuto in extremis, approfittando della sua esultanza anticipata, alla Liegi-Bastogne-Liegi 2020 (che avrebbe perso comunque per volata scorretta).

Anche Valverde aggiorna i suoi record – Il fuoriclasse murciano, all’ultima recita nelle sue classiche, che ne hanno consacrato negli anni la grandezza, chiude con un terzo posto la sua straordinaria epopea. Già recordman di vittorie (5), di cui 4 consecutive (altro record), don Alejandro è anche il più presente sul podio con ben 8 top-3 (alle cinque gemme, si aggiungono due secondi posti – 2007 e 2018 – e il terzo di oggi). Altri due primati per Valverde: è il corridore ad aver vinto con più anni di distanza, 11 (!): nel 2006 il primo trionfo, nel 2017 l’ultimo; ed è pure il più vecchio a salire sul podio (41 anni!).

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.