Lorenzo Finn vince il campionato del mondo riservato alla categoria juniores. Il ciclista azzurro è giunto solitario al traguardo al termine di una lunga fuga solitaria, riportando l’Italia sul gradino più alto del podio iridato juniores dopo 17anni, da Diego Ulissi 2007 ad Aquascalientes.
Coraggio – Ha vinto il più forte. Finn ha fatto la differenza su un tracciato reso ancor più impegnativo dalla pioggia battente. Il primo attacco a sessanta chilometri dal traguardo a cui solo il danese Albert Philipsen (campione in carica) e lo spagnolo Hector Alvarez riescono a rispondere. Il terzetto di testa diventa un duo quando una caduta mette fuori gioco Philipsen. Tra i battistrada il più pimpante è Finn, mentre Alvarez contribuisce in maniera poco efficace all’azione. La freschezza di Finn si materializza a venti chilometri dal traguardo: l’italiano attacca in un tratto di salita e Alvarez alza bandiera bianca. Finn inizia la propria passerella trionfale, mentre alle sue spalle Alvarez viene raggiunto dal britannico Sebastian Grindley. Il duetto all’inseguimento di Finn resta compatto per pochi chilometri: Alvarez oramai stremato perde le ruote anche di Grindley.
Arrivo – Finn nei metri finali ha tutto il tempo di godersi il successo. La pioggia non cessa di cadere, ma l’azzurro illumina Zurigo. E’ trionfo! Grindley giunge dopo 2’05”. La lotta per la medaglia di bronzo vede tagliato fuori un esaussto Alvares. A giocarsi il gradino più basso del podio è un terzetto regolato dall’olandese Senna Remijn sul tedesco Paul Fietzke e sullo statunitense Ashlin Barry, giunti 3’06” dopo Finn. Sesta pizza per Alvarez a 3’44”. Settima posizione per Paul Seixas (4’11” il ritardo del neo campione del mondo a cronometro della categoria). Il francese, vincitore dell’ultima edizione del Giro della Lunigiana prorpio su Finn, stavolta si deve inchinare di fronte allo strapotere del giovane talento ligure.