Adam Yates firma l’impresa a Granada

Un’impresa, un’autentica impresa quella firmata da Adam Yates nella nona tappa della Vuelta a Espana, Motril-Granada (178,5 km).

Il corridore britannico, partito come uno dei grandi favoriti della 79esima edizione della massima corsa a tappe iberica assieme al compagno di squadra Joao Almeida (non partito nella nonatappa per Covid), era uscito di classifica, per rientrarci prepotentemente dopo il traguardo di Granada con una performance d’autore.

Cronaca – Tappa tra le più dure, con oltre 4.000 metri di dislivello, si affrontano in meno di 80 km ben tre colli di prima categoria, in particolare molto attesa la doppia scalata all’Alto de Hazallanas (7,1 km al 9,6%, con punte tremende al 20%!). Scatti sin dal km 0 per far andar via la fuga. Si forma un gruppo piuttosto folto di 26 corridori: c’è la maglia verde Van Aert, il talentuoso Vacek, il grande deluso Gaudu, poi Adam Yates, Jai Vine e Marc Soler, trio UAE. Sul secondo GPM di giornata, primo passaggio all’Alto de Hazallanas esplode la corsa. Adam Yates saluta tutti ai -58 e si invola solitario. Intanto, dal gruppo maglia rossa era uscito Richard Carapaz (-87), altro uomo importante uscito dalle zone alte della Generale nei giorni scorsi.

A.Yates si esalta nel doppio Alto de Hazallanas – Gli ex compagni di fuga di Yates si sciolgono sotto il sole cocente, mentre da dietro risale prepotentemente un pimpante Carapaz, che raccoglie qua e là corridori e li lascia al loro destino. Il gruppo della roja “dorme”. Prosegue la cavalcata di Yates anche sul secondo passaggio di Hazallanas, dove Carapaz raggiunge e stacca Gaudu e Vine. Nel gruppo della roja, un attacco di Enric Mas, mentre Roglic rimane sulle ruote. Purtroppo, segnaliamo in forte ritardo la maglia bianca di Antonio Tiberi, già sulla seconda salita di giornata, che abbandona clamorosamente i sogni di classifica.

O’Connor & co. recuperano in parte nel finale – Gli ultimi 22 km sono in discesa e poi in pianura per l’approdo di Granada. Yates, che aveva avuto oltre 6′ di vantaggio sul gruppo degli inseguitori vede dimezzato il margine, giungendo comunque da autentico trionfatore al traguardo. Alle spalle del dominatore, un grande Carapaz a 1’39”, poi O’Connor (che si prende 4″ di abbuono) a 3’45” regola nell’ordine Landa, Lipowitz (che si riprende la maglia bianca lasciata da Tiberi), Sivakov, Carlos Rodriguez, Roglic, Gaudu, Mas, Gall e Vine. In affanno Skjelmose e Kuss (lontano parente del corridore del 2023) a 5’35”. Adam Yates strappa la maglia a pois del GPM a Primoz Roglic.

Carapaz, Yates e Gaudu rientrano in top-ten – Sempre saldamente in maglia rossa Ben O’Connor, con 3’53” su Roglic, 4’32” su Carapaz (che recupera quindici posizioni nella Generale: dal 18° al 3° posto!), 4’35” su Mas, 5’17” su Landa, 5’29” su Lipowitz (rivelazione), 5’30” su Adam Yates (rimonta ben 20 posizioni! Dal 27° al 7° posto) e Gall, 6’00” su Carlos Rodriguez, 6’32” su Gaudu (che passa dal 16° al 10° posto). Tante salite ancora attendono i protagonisti, intanto domani primo giorno di riposo.