Roglic beffa Van Eetvelt sul Pico Villuercas

Primo arrivo in salita alla Vuelta, dopo tre giornate in Portogallo nel segno di Wout Van Aert, si entra in Spagna con una tappa che prevede tre GPM prima dell’ascesa finale (prima categoria). Sono 14,6 km, con i primi nove piuttosto facili per poi lasciare spazio agli ultimi cinque regolarmente in doppia cifra (con punte al 20%). Molti interrogativi aleggiano sulla figura di Primoz Roglic, dopo la caduta al Tour. Il primo segnale appena la strada si drizza sui pedali è la sua Red Bull-Bora-hansgrohe a tirare in testa al gruppo. Bruno Armirail e Pablo Castrillo, attaccanti di giornata, vengono riassorbiti. Van Aert ha già alzato bandiera bianca, dopo un terzo, un secondo e un primo posto (e due giorni in rosso). Come era prevedibile, tutto si risolve negli ultimi durissimi chilometri con Roglic pimpante e sempre in rampa di lancio.

Van Eetvelt si illude, e Roglic lo beffa! – Dopo un tentativo di Felix Gall, in testa si forma un drappello con Roglic, il redivivo Mas e l’emergente Van Eetvelt. In vista dell’ultimo km, tornano sotto il coriaceo Joao Almeida, Gall, il sorprendente Riccitello e Mikel Landa. Proprio il basco tenta di sorprendere la compagnia, ma Van Eetvelt risponde prontamente, pensa di farcela, alza un braccio, ma sul traguardo (in curva!) viene superato dal furbo Roglic.

La Roja è di Roglic, si difende Kuss, male C.Rodriguez, Carapaz e A.Yates – Primoz Roglic torna sul trono della Vuelta, quella Vuelta che lo ha visto dominare ben tre edizioni consecutive (2019-20-21). Nella Generale, alle spalle dello sloveno, Joao Almeida a 8″, Enric Mas a 32″ e un ottimo Antonio Tiberi a 38″, che precede la rivelazione Lennert Van Eetvelt, 5° a 41″.

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