froome-cyclingtime-giro-bardonecchia

di Giuseppe Girolamo

Mancava la vittoria al Giro d’Italia per fare di Chris Froone un grandissimo. Dopo quattro Tour de France e due Vuelta a España arriva il successo nelle gara a tapoe italiana. Froome vince la 101esima edizione della corsa rosa ed entra a far parte del ristretto club di coloro i quali hanno vinto tutti e tre i grandi GT.

Un Giro vinto grazie all’impresa nella 19esima tappa. Froome alla partenza da Venaria Reale ha un ritardo importante rispetto alla maglia rosa di Simon Yates. Si deve attaccare a fondo per capovolgere le sorti di un Giro che sembra segnato. Froome mette alla frusta i propri conpagni di squadra del Team SKY già alle prime pedalate. Salita dopo salita il grupoo principale si assottiglia. Il Colle delle Finestre segna lo spartiacque. La temibile salita attende i partecipanti a oltre 90 chilometri dal traguardo. Sono sempre le maglie nere del team SKY a dettare il ritmo. L’andatura elevata miete già molte vittime, tra questi anche Simon Yates. Il leader della Generale si stacca, perde terreno. La luce che lo aveva illuminato sino ad allora si spegne proprio quando si accende quella di Froome.

Il britannico si finge folle e a più di 80 km dal traguardo sferra l’attacco. I rivali diretti tentennano nel reagire, forse consapevoli della lunga distanza che li separa dall’arrivo. Froome però ha deciso di puntare sul tavolo tutte le fiches a sua disposizione: o tutto o niente. Pedalata dopo pedalata scava un solco sempre più ampio tra se e gli avversari. Quella che inizialmente sembrava pazzia chilometro dopo chilometro prende i contorni di impresa. Dalla pazzia alla gioia il passo è breve. A Bardonecchia Froome entra da trionfatore. Sul traguardo può alzare le braccia per la seconda volta, dopo il successo sullo Zoncolan nella 14esima tappa. Il keniota bianco deve attendere 3′ prima di vedere arrivare il primo degli inseguitori, Richard Carapaz. Al terzo posto Thibaut Pinot a 3’07”. Tom Dumoulin chiude in quinta posizione col ritardo di 3’23”. Simon Yates a 38’51”.

È maglia rosa per Froome. L’unico a poterlo impensierire per il successo finale è il solo Dumoulin, adesso staccato di 40″. L’olandese nella 20esima tappa tenta in tutti i modi l’assalto alla maglia rosa. Niente da fare! Al suo terzo tentativo Froome centra la vittoria finale al Giro, entrando a Roma da conquistatore. La città del Colosseo, così, il 27 maggio accoglie il gladiatore Chris, primo britannico a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Giro d’Italia.

Di Giuseppe Girolamo

Sono siciliano, anche se sono nato (per puro caso) a Torino il 28 giugno 1973. Perchè scrivo di ciclismo? Perchè da corridore ero troppo scarso! Addetto stampa e organizzatore di eventi sportivi e culturali. Per info: giuseppegirolamo@gmail.com