Edizione numero 100 della classica più antica del calendario con acuto di Michael Woods sul Colle Superga, che ha avuto la meglio sull’inossidabile Alejandro Valverde e Adam Yates. Domani Gran Piemonte e sabato ultima classica Monumento con Il Lombardia.

Colle Superga giudice supremo – Il secondo dei due passaggi sul Colle reso mitico dalla tragedia del Grande Torino (1949) decide le sorti della corsa più antica del calendario nazionale. Sono Ineos, Mitchelton, Astana ed EF a tirare il gruppo prima dell’ultima e decisiva scalata. L’ascesa misura 4,9 km (pendenza media del 9%) con Bruno Fernandes (Movistar) a forzare non appena la strada si drizza sui pedali. Jakob Fuglsang ci prova (-4,1) con A. Yates (recente vincitore della CRO Race), Woods e Valverde a ruota. Iniziano gli scatti.

Woods e Gaudu i più generosi – A 3,8 dal termine scatta Michael Woods, portandosi dietro Gorka Izagirre e Jack Haig (3° al Beghelli). In un attimo, i tre fanno il vuoto. Bernal è a centro gruppo, anche Valverde stranamente si lascia sfilare. Davanti è Woods il più attivo a condurre. Da dietro si avvicina David Gaudu (protagonista anche l’anno scorso in appoggio a Pinot). Woods se ne va da solo! Ma ecco i grandi rispondere presente! Bernal, Valverde e Yates rientrano in un baleno. Gaudu, intanto, riprende Woods. Ma la situazione è in continua evoluzione, mentre ci avviciniamo al termine.

Woods: la M-T è tua! – Prima dell’ultimo km, rientrano Bernal & co. Gaudu ci prova tre volte, ma è Woods a forzare, con Valverde che prima risponde, poi si volta, controlla Yates e l’australiano si allontana andando a cogliere il successo nella corsa torinese. Valverde è ancora secondo (come al Beghelli), terzo Adam Yates a 5″, Tiesj Benoot a 10″ con Gaudu e Bernal (pronto per Il Lombardia), quindi Mollemaa 23″.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.