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di Ettore Ferrari

La Sierra de la Pandera è di Richard Carapaz. L’ecuadoriano dimostra grinta da vendere e va ancora in fuga (dopo il successo di due giorni fa) e stacca tutti sulle aspre pendenze della salita finale. La lotta tra i big, oggi ha visto prevalere Primoz Roglic, che ha staccato Evenepoel, per la prima volta in difficoltà in questa Vuelta. Tuttavia, il belga è riuscito a salvarsi riuscendo a chiudere in crescendo, giungendo al traguardo 48″ dopo lo sloveno.

Cronaca – La quattordicesima tappa del Giro di Spagna 2022 propone l’ennesimo arrivo in salita dopo 160,3 km a Sierra de la Pandera, un traguardo classico della corsa iberica. Un arrivo che vide trionfare Alejandro Valverde nel lontanissimo 2003! Quel giorno il murciano conquistò la seconda vittoria in quella Vuelta, che poi avrebbe concluso per la prima volta sul podio (3°). Don Alejandro è ancora in gruppo, per l’ultima recita di una carriera infinita e, nonostante i 42 anni suonati, onora giorno per giorno la corsa ed è in lizza per un posto in top-15. Una frazione, quaella di oggi, che propone due salite per riscaldare le gambe, prima del piatto forte finale. Pronti via e ci prova Vincenzo Nibali. Il messinese (finora, totalmente anonima la sua Vuelta) ritenta dopo qualche chilometro. Niente. Dopo vari tentativi, si forma un drappello con dieci corridori: Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), Richard Carapaz (Ineos Grenadiers), Clément Champoussin (AG2R Citroën), Luis Leon Sanchez (Bahrain Victorious), Bruno Armirail (Groupama-FDJ), Filippo Conca (Lotto Soudal), Kenny Elissonde e Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Raul Garcia Pierna (Kern Pharma) e Marco Brenner (Team DSM). Presenti, dunque, gli ultimi due vincitori di tappa: Carapaz vittorioso giovedì e Pedersen ieri. Il danese incrementa il suo già cospicuo margine nella classifica a punti (maglia verde) conquistando un T.V.

Carapaz scalpita e attacca! Prima dell’inizio de La Sierra de la Pandera, dal gruppetto di testa allunga il 39enne Luis Leon Sanchez, ripreso quasi subito da un pimpante Carapaz. Il campione olimpico di Tokyo 2021 dimostra di avere tanta birra in corpo e che, pur essendo saltato sin da subito in classifica, si è concentrato sulle vittorie di tappa. Inizia la salita: 8,5 km al 7,6% con diversi tratti in doppia cifra. Si mette in evidenza anche Filippo Conca che, per un breve tratto, rientra assieme a Champoussin, nella testa della corsa. Ma Carapaz ha una marcia in più e stacca tutti.

Roglic prova, Evenepoel in crisi – Ai -3,5 Roglic decide di provare a mettere in difficoltà il regno di Evenepoel. Lo sloveno guadagna un po’ di terreno, da dietro rispondono Mas e Lopez. Evenepoel si sposta, è in difficoltà e si sfila! Il momento è delicato. Ma i campioni emergono nei momenti di difficoltà e Remco non si fa prendere dalla foga di replicare e va avanti del suo passo, che pian piano comincia a riprendere lena, tanto di riprendere Juan Ayuso (attardato prima da una foratura). Roglic, Mas e Lopez sembrano poter riprendere il battistrada, ma Carapaz ha classe da vendere (non per niente ha vinto un Giro d’Italia, ha conquistato podi in tutti e tre i GT, un titolo olimpico e un Tour de Suisse) e va a raschiare in fondo al barile delle energie rimaste riuscendo con un finale da autentico lottatore a resistere e a portare a termine per la seconda volta in tre giorni la fuga. Vittoria meritata e significativa, senza dimenticare che si è portato in seconda posizione nella classifica degli scalatori, che vede in al comando ancora Jay Vine. A 8″ Miguel Angel Lopez (era giunto secondo anche nel 2017) supera Roglic, che prende 4″ di abbuono. A 27″ Joao Almeida, che non lo vedi ma c’è sempre! Quindi a 36″ Carlos Rodriguez con Mas, che nel finale ha perso le ruote di Roglic e Lopez. Ed Evenepoel? La maglia rossa si salva alla grande chiudendo con un ritardo di 56″, assieme al baby Ayuso.

Si avvicina Roglic – La classifica generale vede sempre primo Remco Evenepoel che, però, vede ridursi l’ampio margine che vantava prima di questa tappa: Roglic si porta a 1’49” e torna più che mai in lotta per un clamoroso poker consecutivo; 3° Mas a 2’43”; 4° il regolare Carlos Rodriguez a 3’46” (non dimentichiamo che lo spagnolo a soli 21 anni!); 5° Ayuso a 4’53”, altro enfant prodige con i suoi 20 anni che compirà tra 13 giorni; 6° Lopez a 6’02”; 7° Joao Almeida a 6’49”; 8° Kelderman a 6’56”; 9° Geoghan Hart a 8’49”; 10° Ben O’Connor a 9’12”.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.

18 pensiero su “Vuelta – Roglic stacca Evenepoel! Carapaz concede il bis”

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