di Ettore Ferrari

Richard Carapaz dà un senso alla sua Vuelta, finora estremamente deludente, centrando la dodicesima tappa, Salobreña – Peñas Blancas.Estepona (192,7 km) con uno scatto bruciante ai -2, con il quale ha levato di ruota i reduci della fuga di giornata. Remco Evenepoel (vittima di una caduta lontano dal traguardo) prosegue il suo viaggio in rosso verso Madrid.

All’attacco se ne vanno in… 32! – Partenza a tutta e in avanscoperta si forma un gruppone di ben 32 unità. C’è l’immancabile Samuele Battistella (già secondo in due frazioni); la rivelazione di questo Giro di Spagna Jay Vine, maglia a pois e vincitore di 2 tappe; un corrucciato Carapaz, che ha fallito completamente l’obiettivo classifica e prova a trovare un sorriso; corridori di esperienza come Soler (già a segno in una tappa), Polanc, Kelderman e Lutsenko. Il gruppo si addormenta e lascia dilatare il vantaggio fino a superare i dieci minuti!

Salita finale, un generoso Fabbro lavora per Kelderman – Inizia la lunga ascesa finale (oltre 19 km), che presenta molti tratti pedalabili, ma anche alcuni punti al 14/15% nel tratto iniziale, e un nuovo pezzo al 14% nel finale. Come era immaginabile, il gruppo in avanscoperta si assottiglia non appena la strada inizia a salire e in testa al convoglio si segnala un encomiabile Matteo Fabbro che tiene alta l’andatura per il proprio capitano, Kelderman, a caccia di un successo e di un recupero in classifica. Il lavoro di Fabbro permette al gruppetto al comando di non perdere molto del vantaggio accumulato, poi, ai -4,7, in corrispondenza di un allungo di Elie Gesbert, si sposta e ha inizio la bagarre decisiva per la vittoria di tappa. Dietro si prosegue senza scatti, con sterile predomino della Jumbo prima e della Movistar dopo, ma soprattutto con un Evenepoel nelle primissime posizioni, attentissimo a non far partire nessuno dei rivali in classifica.

Lo scatto vincente di Carapaz e il balzo in avanti nella Generale di Kelderman e Polanc – Carapaz rompe gli indugi a 2000 metri dalla linea d’arrivo e solo Kelderman non perde troppo terreno. Ma l’olandese, si sa, è un regolarista e non riesce ad esplodere il cambio di ritmo necessario per replicare. Successo comunque significativo per Carapaz (che a fine anno saluterà dopo tre anni il team Ineos per accasarsi alla Education First), il primo in carriera nella massima corsa a tappe iberica (dove è stato secondo nella classifica finale nel 2020). Kelderman chiude a 9″, poi Soler a 24″, quindi Polanc a 26″ e molti dei protagonisti della fuga, giunti alla spicciolata. A 7’39” Evenepoel passa davanti a tutti precedendo nell’ordine Mas, Roglic e Ayuso. Remco veste la settima maglia rossa e mantiene alla stessa distanza i rivali: Roglic a 2’41”, Mas a 3’03”, mentre Carlos Rodriguez, pur mantendo la quarta posizione, perde oggi 11″ e passa a 4’06” dal belga. Ragguardevole passo in classifica per Wilco Kelderman, che passa dal 21° al 6° posto, recuperando ben quindici posizioni! Rientro in top-ten anche per Jan Polanc, che non è da meno di Kelderman e recupera quattordici posizioni collocandosi in nona posizione.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.

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