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di Ettore Ferrari

Dopo la memorabile sfida a due di Hoogerheide, tra i due campionissimi del ciclocross, Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert, con il trionfo dell’olandese figlio di Adri e nipote di Raymond Poulidor, l’albo d’oro della massima competizione della specialità vede la decisa rimonta proprio di Mathieu, che ora “vede” il primato di titoli iridati.

Il record di Eric, fratello del grandissimo Roger – Il plurivittorioso del mondiale di ciclocross resta sempre Eric De Vlaeminck (nato nel 1945 e mancato a 70 anni nel 2015), fratello del più famoso Roger (lui stesso campione del mondo di cross tra i pro’ nel 1975 e tra i dilettanti nel ’68) che seppe conquistare l’alloro iridato in ben sette occasioni (1966-68-69-70-71-72-73). Il fiammingo, per alcuni anni gareggiò pure su strada ottenendo qualche piazzamento di rilievo nelle classiche e alcuni successi, senza però avvicinarsi nemmeno lontanamente alle gesta del suo fratello più giovane. Ma nel cross era un asso e il suo Settebello è tuttora un record imbattuto dopo ben cinquant’anni!

A quota cinque un poker d’assi – Alle spalle di Eric De Vlaeminck, troviamo diversi campioni a quota cinque. Il primo a realizzare il pokerissimo fu il francese André Dufraisse, che realizzò la sua striscia vincente ininterrottamente dal 1954 al 1958, sfiorando poi più volte il sesto acuto (bronzo nel 1961-62-63). Dopo il transalpino è la volta dell’azzurro Renato Longo, campione del mondo nel 1959-62-64-65-67. Il suo regno fu interrotto proprio dall’ascesa di Eric De Vlaeminck. L’ultimo prima di Van der Poel a firmare la cinquina è stato lo svizzero Albert Zweifel (1976-77-78-79-86). Da ieri, ecco sopraggiungere come un jet Mathieu Van der Poel (2015-19-20-21-23) che, avendo da poco compiuto 28 anni, è ormai lanciatissimo verso il primato di De Vlaeminck.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.