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di Ettore Ferrari

La sensazionale vittoria di Mathieu Van der Poel nella prova in linea Elite dei Campionati del mondo a Glasgow ha rappresentato l’ottavo titolo nella storia per i Paesi Bassi. L’ultimo era stato il grande Joop Zoetemelk, 38 anni fa.

Middelkamp primo iridato orange – Dopo la pausa per la Grande Guerra, i campionati del mondo tornano a disputarsi nel 1946 e l’anno seguente si registra una prima storica: vittoria olandese per merito di Theo Middelkamp, che si impone in uno dei classici circuiti dell’epoca previsti per le prove iridate, tipico da kermesse. Middelkamp nel circuito di Reims (Francia)ebbe la meglio in una volata ristretta al cospetto di Berten Sercu, il connazionale Jef Janssen e il grande Fiorenzo Magni, affaticato dal lungo inseguimento per rientrare.

La prima volta di Sallanches è di Janssen – Passano ben 17 anni per rivedere un olandese sul gradino più alto del podio mondiale ed è per merito di Jan Janssen, il primo campione completo orange, competitivo sia nei grandi giri che nelle corse di un giorno. A Sallanches (ma non era lo stesso tracciato monstre dominato da Bernard Hinault nel 1980) Janssen supera Vittorio Adorni e Raymond Poulidor; a soli 6″ il britannico Tommy Simpson (iridato l’anno successivo) si ferma ai piedi del podio con Italo Zilioli quinto e il grandissimo Jacques Anquetil settimo. Janssen (oggi 83enne) è stato un grande con un palmares nutritissimo: oltre al mondiale (e un argento nel ’67 dietro Merckx), il Tour de France (primo olandese a vincere la Grande Boucle), la Vuelta (primo olandese a primeggiare nella corsa iberica), la Parigi-Roubaix, la Bordeaux-Parigi e tanto altro ancora.

Ottenbros chi? – A Zolder (1969) sorpresissima con due carneadi a giocarsi il titolo, Harminius Ottenbros e Julien Stevens. La spunta il primo, che ritornò immediatamente nel oblìo.

Kuiper sorprende tutti – Sul circuito di Yvoir (1975) i grandi del Belgio, Merckx, De Vlaeminck e Maertens, non fanno quadrato e si fanno beffare da Hennie Kuiper, vincitore con un bel assolo solitario. A 17″ Roger De Vlaeminck coglie un argento amarissimo nella sua annata migliore ed eloquente è il pugno sul manubrio che testimonia la rabbia del campione fiammingo per la grande occasione sfumata. Kuiper, già campione olimpico a Monaco di Baviera (1972), quando ancora la prova a cinque cerchi era riservata ai dilettanti, campione nazionale in quel 1975, seppe essere un corridore di grande spessore, cogliendo vittorie prestigiose: Tour de Suisse (1976); Giro delle Fiandre e Giro di Lombardia (1981); Parigi-Roubaix (1983); Milano-Sanremo (1985) a 36 anni. Due volte secondo al Tour (1977-80).

Moser beffato da Knetemann – Sul circuito del Nurburgring il super favorito Francesco Moser perde al fotofinish da Gerrie Knetemann per colpa del… vento. L’olandese, astutamente, sceglie il lato dove è favorito e riesce a superare il fuoriclasse trentitno, che conquista la terza medaglia consecutiva (argento a Ostuni nel ’76 e oro a San Cristobal nel ’77), fallendo il secondo mondiale consecutivo.

Valkenburg, la volata dei pirati – Una delle edizioni più brutte, quella del 1979, quando un gruppetto si gioca sull’arrivo in lieve ascesa la maglia iridata. Tra gli azzurri c’è Giovanni Battaglin, che quell’anno volava, lanciato verso il titolo, ma il tedesco Thurau devia bruscamente traiettoria facendo cadere l’italiano! A trarne profitto Jan Raas (spinto in salita dai suoi compagni durante la gara..) che si prende l’oro iridato. Siamo in Olanda e la giuria non prende alcuna decisione. Una maglia che non brilla nella carriera luminosa del astuto corridore classe 1952. Uno dei più vincenti cacciatori di classiche della storia: 1 Sanremo, 2 Fiandre e 1 Roubaix tra le Monumento; ma poi anche 1 Gand-Wevelgem, 2 Parigi-Tours, 1 Parigi-Bruxelles e, soprattutto, 5 Amstel Gold Race (record).

Montello 1985: non è mai troppo tardi! Sul circuito di Giavera del Montello si fraziona un gruppetto con Moreno Argentin e Greg Lemond favoriti. Poco prima dello striscione dell’ultimo chilometro una maglia arancione si stacca dal resto del gruppo, si volta, insiste. Dietro, Lemond e Argentin si guardano, si marcano e perdono il treno. Davanti quella maglia arancione si avvicina sempre più all’arrivo e finalmente può urlare tutta la sua felicità: è campione del mondo! Quel corridore è Joop Zoetemelk, campione della tenacia e della perseveranza. Diventa il più vecchio campione del mondo con i suoi quasi 39 anni! Record ancora imbattuto. Una carriera lunghissima, avversario dei grandissimi Merckx e Hinault al Tour, colse ben sei secondi posti (un record anche questo!) e una vittoria nel 1980.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.

20 pensiero su “Van der Poel regala l’ottavo iride ai Paesi Bassi”
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