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di Giuseppe Girolamo

Wout van Aert vince l’undicesima tappa della 108esima edizione del Tour de France, quella con la doppia scalata al Mont Ventoux. Impresa del campione nazionale belga, arrivato solitario al traguardo. Tadej Pogacar soffre, ma si salva e alla fine mantiene la maglia di leader della Generale.

Fuga di inizio giornata: sedici uomini in avanscoperta, tra loro Wout Van Aert e Julian Alaphilippe. Sul primo dei due passaggi in cima al Mont Ventoux è il campione del mondo a transitare per primo. Gli inseguitori riprendono Alaphilippe nella successiva discesa. Al comando ci sono una decina di uomini, col gruppo distanziato di poco più di 5′.

La seconda scalata al Mont Ventoux è decisiva. A 36 km dal traguardo accelera Van Aert. Il campione nazionale belga stacca tutti i compagni di fuga e vola in vetta al Monte Calvo. Bella impresa del portacolori della Jumbo Visma. Al traguardo mancano 22 km, i più facili, quasi totalmente in discesa. Il traguardo di Malaucene accoglie Van Aert da trionfatore, per lui il quarto successo parziale alla Grande Boucle.

La maglia gialla resta sulle spalle di Tadej Pogacar, ma lo sloveno per la prima volta deve lasciare spazio ai suoi avversari e in particolare a Jonas Vingegaard. L’attacco del portacolori della Jumbo Visma arriva negli ultimi chilometri della vetta del Mont Ventoux. Il secondo passaggio in cima alla salita della Provenza vede Vingegaard col vantaggio di 30″ sulla maglia gialla, ripreso nel frattempo da Rigobertto Uran e Richard Carapaz. I 20 km in discesa non favoriscono il solitario Vingegaard: il norvegese viene ripreso dai tre inseguitori e assieme tagliano il traguardo. Vingegaard non guadagna secondi sugli avversari, ma ha lanciato un messaggio chiaro: Pogacar non è imbattibile! Sino a Parigi, dunque, non sarà un monologo sloveno.

Di Giuseppe Girolamo

Sono siciliano, anche se sono nato (per puro caso) a Torino il 28 giugno 1973. Perchè scrivo di ciclismo? Perchè da corridore ero troppo scarso! Addetto stampa e organizzatore di eventi sportivi e culturali. Per info: giuseppegirolamo@gmail.com