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di Ettore Ferrari

Wout Van Aert si conferma l’uomo più in forma del momento e vince la prima tappa del Critérium du Dauphiné, regolando con una progressione micidiale tutti i migliori sul traguardo leggermente in salita.

Cronaca – Dopo Route d’Occitanie e Tour de L’Ain prosegue la marcia d’avvicinamento verso il Tour de France, nella stagione più strana della storia. Scatta un “Delfinato” ridotto a cinque (delle tradizionali 8) tappe, delle quali ben quattro di montagna. Un autentico festival in salita (senza frazioni contro il tempo). Si parte da Clermond Ferrand per giungere, attraverso 7 colli, ai 752 metri di Saint-Christo-en-Jarez. La gara è monopolizzata dalla Jumbo-Visma e dalla Ineos. Si decide tutto sull’ultima asperità, che termina a poco più di mille metri dal traguardo.

Van Aert super! – Ai -3 prova Rigoberto Uran, ma Roglic e Quintana riportano il gruppo allungato (del quale non fa più parte Froome) sul colombiano. Scatto di Latour e, stavolta, e Tom Dumoulin a ricucire. La Jumbo è presente con i tre assi per il Tour: Roglic (già in grande spolvero come dimostrano le 2 tappe in salita e la classifica finale al Tour de l’Ain), Dumoulin e Kruijswijk; c’è anche Wout Van Aert, dominatore di Strade Bianche e Milano-Sanremo. Dopo un velleitario tentativo di Tiesj Benoot, la Jumbo lancia magistralmente Van Aert, che sfodera tutta la sua potenza sul rettilineo in leggera ascesa vincendo nettamente davanti a Daryl Impey ed Egan Bernal; 4° l’eterno Valverde, poi Pogacar, Lutsenko, Sergio Higuita, Cosnefroy, Roglic e G.Martin. Fuori dalla top-ten, Nairo Quintana (12°), Alaphilippe (13°), Bardet (18°) e Pinot (19°).

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.