di Giuseppe Girolamo
La 19esima frazione col temutissimo arrivo alle Tre Cime di Lavaredo non ha fugato i dubbi e le incertezze su chi sarà il vincitore della 106esima edizione del Giro d’Italia. L’inedita cronoscalata del Monte Lussari (18,6 km) della ventesima giornata di gara sarà dunque il giudice supremo.
Classifica generale – I due grandi antagognisti si sono attaccatti reciprocamente nelle arcigne rampe finali delle Tre Cime di Lavaredo. Alla fine pari e patta, con Primoz Roglic a precedere di qualche metro Geraint Thomas. Tutto rimandato alla penultima fatica di Monte Lussari. A fronteggiarsi saranno due specialisti del cronometro e questo rende l’esito finale ancora più incerto. Nessuno si sbilancia in pronostici azzardati, anche se i bookmakers accreditano a Thomas una percentuale di vittoria leggermente superiore, non fosse altro per i 26″ di vantaggio sul rivale. Per Roglic sarà un pò come rivivere i fantasmi del Tour de France 2020 a La Planche des Belles Filles quando nella cronoscalata decisiva venne detronizzato da Tadej Pogacar. Comunque andrà a finire sarà una prima volta per entrambi e una prima volta anche per le nazioni che rappresentano, infatti nell’albo d’oro della corsa rosa non compaiono tra i vincitore ciclisti gallesi e sloveni. Il terzo incomodo potrebbe essere Joao Almeida, ma il portoghese è apparso appannato alle Tre Cime di Lavaredo. Le sue possibilità di vittoria sono davvero al lumicino: difficile recuperare 59″ a Thomas e 33″ a Roglic.
Lotta serrata anche per le posizioni dal quarto all’ottavo posto – Damiano Caruso guida il drappello di quattro corridori a giocarsi la quarta piazza. Il portacolori della Bahrain Victorius ha vantaggio di 42″ su Edward Dunbar, di 59″ su Thiabaut Pinot e di 1’02” su Thimen Arensman.