Jasper Stuyven ha vinto l’Omloop Het Nieuwsblad, corsa che ha ufficialmente aperto il lungo ciclo delle classiche del pavè 2020. Il portacolori della Trek Segafredo ha battuto agevolmente nella volata a due il connazionale Yves Lampaert, con il quale si era involato nel finale. Matteo Trentin, quarto, primo degli italiani.

Cronaca – Forfait causa influenza di Mathieu Van der Poel, i favoriti sono l’esperto Greg Van Avermaet (due vittorie e due secondi posti in questa gara), Matteo Trentin e la corazzata Deceunick-QuicStep. Da Gand a Ninove (200 km) per quello che da sempre viene considerato quasi un Giro delle Fiandre. Tanto più che il finale presenta lo stesso cliché che la Ronde aveva prima del 2012 con Berendries e soprattutto Grammont e Bosberg.

Trentin entra nella fuga – La selezione sul pavé e sui muri porta in avanscoperta sette corridori: Tim Declercq e Yves Lampaert (Deceuninck), Frederik Frison (Lotto Soudal), Mike Teunissen (Jumbo-Visma), Soren Kragh Andersen (Sunweb), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) e Matteo Trentin (Team CCC). Fuga ben assortita e ottima collaborazione tra i componenti. Van Aert generoso, ma sbaglia i tempi – Van Aert prova ai -40 con Sep Vanmarcke, ma è un fuoco di paglia. L’ex tre voltre iridato del ciclocross, ci riprova sul Berendries (-31) terz’ultimo muro di giornata con una bella progressione, seguito da Tiesj Benoot. I due belgi si riportano su un drappello di contrattaccanti, nel quale WVA trova il compagno di squadra Pascal Eenkhoorn, che per qualche chilometro si danna l’anima per ridurre lo scarto con i battistrada. Niente, il gruppo si rifà sotto e i sette iniziano il muro di Grammont con 1’45” di vantaggio.

Il Grammont respinge Trentin – Sul “muro” per antonomasia, si stacca subito Declercq, che ha lavorato per Lampaert. Nel pezzo più duro Stuyven e Lampaert ne hanno più degli altri e si isolano al comando. Trentin e Kragh Andersen sono gli ultimi a mollare. In discesa sui due al comando torna sotto Kragh Andersen. Mentre Trentin insegue da solo. Il Bosberg non cambia lo scenario.

Stuyven troppo forte per Lampaert – Ai -2 parte secco Lampaert, ma Stuyven è lesto a prendergli le misure, mentre cede ormai esausto K.Andersen. Stuyven va in testa a controllare, parte Lampaert ma non riesce a superare l’avversario ed è costretto ad arrendersi prima ancora del traguardo. Per Stuyven (28 anni il prossimo 17 aprile), dopo il successo nella Kuurne-Bruxelles-Kuurne del 2016, un’altra classica del pavé in attesa della definitiva consacrazione (ricordiamo 7° al Fiandre 2018; 4° nel 2017 e 5° nel 2018 alla Roubaix). Completa il podio Soren Kragh Andersen a 6″, poi Trentin a 39″, quindi a 1’28” Declercq, Teunisen e il gruppo con Oliver Naesen settimo e Philippe Gilbert ottavo; 11° Van Aert e 13° Van Avermaet.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.