Si scrive Astana si legge Italia

di Giuseppe Girolamo

Da sempre la formazione di matrice kazaka ha puntato sulle eccellenze del ciclismo italiano. La Astana ha vinto la sua prima gara a tappe con Vincenzo Nibali nel 2013 al Giro d’Italia. Successi poi bissati al Tour de France 2013 e al Giro 2016 sempre col ciclista siciliano. Al timone c’è da anni il più navigato e il più vincente dei direttori sportivi; Giuseppe Martinelli.

Acquisti – La stagione 2022 segna il ritorno di Vincenzo Nibali alla Corte di Aleksandr Vinokourov. Lo Squalo dello Stretto ha dichiarato di volersi concentrare sulle Classiche di un giorno tralasciando gli obblighi di classifica nei grandi Giri. A proposito di Classiche; l’acquisto di Gianni Moscon è mirato proprio alle gare di un giorno. Dopo gli anni trascorsi (tra alti e bassi) alla Ineos Grenadiers, il ciclista trentino cerca con la nuova maglia la definitiva consacrazione. Da non sottovalutare l’arrivo di Valerio Conti. Il laziale arriva dalla UAE Emirates con una grandissima voglia di riscatto dopo un’ultima stagione non proprio all’altezza delle sue potenzialità.

Rinnovi – La Astana non ha nessuna intenzione dunque di liberarsi della colonia italiana, anzi; vuole consolidarla con rinnovi importanti come quello di Fabio Felline, Manuele Boaro e Davide Martinelli. Uomini esperti e di grande consistenza i primi due, mentre Martinelli è in cerca del suo definitivo equilibrio dopo i primi anni in massima categoria.

La formazione prende il nome dalla capitale del Kazakistan, ma l’impronta – quella di qualità – è a forti tinte italiane.