di Giuseppe Girolamo

Quanta gioia nel rivedere in sella Mario Cipollini. Il campione del mondo di Zolder è ritornato a pedalare dopo i problemi fisici avuti nei mesi scorsi.

Col ritorno in sella l’ex ciclista toscano ha pensato bene di sfruttare la propria popolarità sui social, proponendo dei filmati. Molto interessanti, con alcune chicche davvero particolari, se non fosse che in alcuni di questi filmati Cipollini si riprende, o viene ripreso, mentre pedala.

Un uso scriteriato quello del cellulare, punibile in maniera pesante dal codice della strada. Causa di molti incidenti il cellulare negli ultimi anni è stato l’oggetto di maggiore distrazione per gli utenti della strada. Troppe volte si è gridato a gran voce alla maggiore tutela dei ciclisti, coloro i quali vengono consideri gli utente deboli della strada. Si grida da più parti il rispetto del tanto agognato 1,5 metri, distanza minima da tenere quando si sorpassa un ciclista. Bene, ma sarebbe anche giusto educare gli stessi ciclisti al comportamento corretto. Quello del riprendersi col telefonino non lo è! Una pratica diffusissima soprattutto tra gli amatori.

È vero, le immagini riprese dal cellulare sono di grande impatto e molte volte immortalano posti e situazioni indimenticabili, ma fermarsi un attimo, poggiare il piede a terra, potrebbe salvare la vita. 

Da dominatore delle volate a mattatore delle rete. I suoi filmati diventano subito virali. Un vero e proprio influencer. Cipollini è persona arguta e intelligente. Il suo grande carisma può fare molto per incentivare il rispetto al codice della strada. Re Leone può essere da monito anche per i tanti amatori, i quali, sempre in barba al codice della strada, non perdono occasione di usare il cellulare per immortalarsi durante le loro pedalate. “Divertiamoci”, come dice Mario, ma in sicurezza.

Di Giuseppe Girolamo

Sono siciliano, anche se sono nato (per puro caso) a Torino il 28 giugno 1973. Perchè scrivo di ciclismo? Perchè da corridore ero troppo scarso! Addetto stampa e organizzatore di eventi sportivi e culturali. Per info: giuseppegirolamo@gmail.com