Festa per Ballan a Castelfranco Veneto

E’ stata una serata densa di emozioni toccanti e di messaggi forti: il Teatro Accademico di Castelfranco Veneto (Tv) gremito di pubblico, appassionati e grandi campioni del ciclismo in onore di Alessandro Ballan e del suo successo iridato targato Varese 2008. La Serata Mondiale allestita dal Panathon Club e dall’Amministrazione Comunale di Castelfranco Veneto ha riscosso un clamoroso successo.

Nella settimana che precedeva il mondiale mia sorella Ivana mi aveva detto di pensare, alla sera quando andavo a dormire, a come avrei voluto vincere il Campionato del Mondo. L’ho fatto anche alla vigilia: quando mi sono addormentato ho pensato che avrei dovuto scattare proprio lì, in Piazza Montegrappa, ho sognato di vincere quel mondiale e il giorno dopo ci sono riuscito; ricordo perfettamente ogni momento di quella gara sino al traguardo, poi l’emozione è stata talmente forte che non ricordo più nulla” ha confidato Ballan.

A raccontare quei momenti ci ha pensato Matteo Tosatto compagno di allenamenti e di stanza di Ballan: “Alessandro è passato a prendermi a casa e siamo andati insieme in macchina a Varese. Dopo la gara e i festeggiamenti sul bus, ci siamo ritrovati io e lui in stanza per la doccia. Entrato in camera con la maglia di campione del mondo mi ha guardato e mi ha chiesto “E adesso cosa faccio?” La mia risposta è stata: andiamo a brindare e poi ci pensiamo. Il giorno dopo siamo tornati a casa di nuovo in macchina ma ho guidato io perchè lui era tempestato di telefonate“.

Una nazionale, quella diretta da Franco Ballerini, che per unità e intesa è stato un vero e proprio team. Lo hanno ricordato tutti gli splendidi “ragazzi del Ballero”, componenti di quella spedizione azzurra e in particolare Paolo Bettini: “Quel gruppo, quello di Salisburgo, Stoccarda e di Varese era una squadra vera: fino a pochi giorni prima correvamo da avversari ma in nazionale bastava uno sguardo per capirci al volo. Avevamo l’orgoglio di vestire la maglia azzurra e di dimostrare che eravamo al top della forma: in allenamento, la settimana prima del mondiale, era una sfida continua e Franco era bravo a mediare tra noi, poi, in corsa, eravamo un gruppo granitico“.

Oltre ai già citati Tosatto e Bettini sul palco c’erano anche altri componenti di quella Nazionale di varese: Gabriele Bosisio, Marzio Bruseghin, Luca Paolini, Davide Rebellin.

Ad arricchire la giornata sono state le iniziative promosse da Aifvs, in occasione della Giornata Mondiale dedicata al ricordo delle vittime della strada e la raccolta fondi proposta da Montura in favore del progetto a sostegno delle ragazze madri con figli disabili in Mongolia.

Toccante anche la premiazione di Giandomenico Sartor: il talento castellano, già premiato da Alessandro Ballan nel 2008 con il Giorgione d’oro come promessa dello sport paralimpico, che oggi è in corsa per un posto alle Olimpiadi di Tokyo 2020. A consegnare una bandiera della Regione Veneto, su mandato del Governatore Luca Zaia, è stato il Consigliere Regionale Nazzareno Gerolimetto: “Alessandro è un orgoglio della nostra Regione, ha portato la nostra bandiera sul tetto del mondo e per questo abbiamo deciso di consegnarli il vessillo del Veneto“.

Questa serata ci ha permesso di toccare con mano la semplicità dei Campioni. La nazionale di Varese 2008 è un esempio per tutti noi, per il modo in cui hanno corso e per il grandissimo risultato che hanno raggiunto“, ha ricordato il primo cittadino di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon.

Vedere vincere Alessandro è stato emozionante: io e lui siamo cresciuti insieme e assistere al successo mondiale di un amico è una soddisfazione e un orgoglio indescrivibile” ha aggiunto l’assessore allo sport, Gianluca Didonè.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Panathlon Club di Castelfranco Veneto, Leopoldo Fogale: “Una serata come questa è un dono per tutta la nostra città. Alessandro è una persona ed un campione davvero straordinario. La presenza di tutto questo pubblico, a 10 anni di distanza dal successo di Varese, è la migliore testimonianza di come Alessandro abbia saputo entrare nel cuore della gente e non solo per le sue imprese sportive“.

Applausi a scena aperta anche per Silvio Fauner e Francesco Guidolin che hanno declinato l’esperienza iridata di Alessandro Ballan anche nelle altre espressioni dello sport ai massimi livelli mentre hanno strappato sorrisi ed emozioni iridate gli interventi dei grandi ex come Gianni Motta, Francesco Moser, Moreno Argentin e Maurizio Fondriest. Il ciclismo italiano non dimentica, anzi: gonfia il petto e riempie il proprio cuore di orgoglio di fronte al successo iridato di Alessandro Ballan. Sono trascorsi 10 anni da Varese 2008, ma i sentimenti e l’entusiasmo di fronte ad una “Serata Mondiale” sono rimasti immutati.

Di Redazione

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