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Azione spettacolare nel finale e vittoria di prestizio per Wout Van Aert. Il belga conquista la Strade Bianche 2020 meritandosi il 10 pieno in pagella. Convince la prestazione di Davide Formolo, ottimo secondo. Deludono, invece, due attesi della vigilia: voto bassissimo per Peter Sagan e Julian Alaphilippe.

Van Aert 10 – Impossibile trovare una sbavatura nella sua prestazione. Con una gamba super, non spreca energie inutili e coglie l’attimo per far fuori la concorrenza con un’azione di grande forza ed audacia. Dopo la caduta al Tour e la lunga convalescenza, il modo migliore per mostrare al mondo che è tornato più forte di prima. Bentornato!

Formolo 9 – Non era tra i super favoriti alla vigilia ma ha saputo onorare al meglio il tricolore nella prima grande corsa dopo il lockdown. Sempre pimpante e reattivo nel gruppo dei migliori, quando Van Aert apre il gas è l’unico che prova davvero a non alzare bandiera bianca. Si fa carico dell’inseguimento quasi da solo, si scopre che nessun altro aveva qualcosa da dare. Combattente!

Schachmann 8 – Ci eravamo lasciati con la sua vittoria alla Parigi-Nizza e ci ritroviamo con un’altra gara che lo vede protagonista. Gli è mancato qualcosa nel finale quando tutti pensavano stesse bluffando per giustificare il poco contributo dato a Formolo nell’inseguimento a Van Aert. Invece no: gli altri erano più forti ma lui ha mostrato ancora che è tra i big mondiali. Realtà!

Bettiol 8 – Non lo vedevamo così dal Fiandre dello scorso anno e ci ha messo tutta la volontà del mondo per dimostrare, qualora ci fossero ancora scettici in giro, che non è stato un caso quel successo. Ci prova e ci riprova cercando di sorprendere i rivali e tentare un’altra impresa. Stavolta con meno fortuna ma con una grande conferma. Generoso!

Stybar 7,5 – La sua unica colpa è forse quella di non esser rimasto agganciato al gruppetto dei sei quando la corsa è esplosa definitivamente. Un inseguimento continuo non mollando mai una pedalata a dimostrazione del fatto che aveva qualcosa di importante da dare. Il sesto posto finale premia comunque il ceco che salva la faccia ad una Deceuninck deludente. Coriaceo!

Bookwalter 7 – Magari non te lo aspetti lassù nell’ordine d’arrivo ma è autore di una prestazione di rara costanza ed abnegazione che lo porta a superare Van Avermaet nell’ascesa finale. Sorpresa!

Fuglsang 6,5 – Che la prova non si possa archiviare negativamente, non vi è dubbio alcuno. Solo che, per come si è sviluppata la gara, ci si poteva aspettare qualcosa in più negli ultimi chilometri quando invece mancano le gambe al campione danese che si spegne sul più bello. Il quinto posto finale sancisce comunque ancor di più il suo feeling con la corsa. Conferma!

Van Avermaet 6 – Con classe, forza ed esperienza si ritaglia il suo spazio nel gruppetto dei migliori che scappano via per giocarsi la Strade Bianche, una corsa che il buon Greg vorrebbe tanto aggiungere al suo palmares. La “sauna” tra gli sterrati senesi ed improvvisi problemi intestinali, lo fanno cedere a 30 chilometri dal traguardo fino a scivolare in una comunque onorevole ottava posizione. Rimandato!

Nibali 5 – Cadute e forature lo mettono sempre nelle condizioni di dover inseguire, fino a dover scendere di sella lasciando la corsa e non il segno. Sfortunato!

Van der Poel 4,5 – Era il grande favorito dei bookmakers e l’uomo più atteso della vigilia. Mezzo punto in più perchè tiene duro onorando la corsa terminata in quindicesima posizione. Per il resto, nulla da salvare nel giorno in cui si esalta il suo storico rivale nel ciclocross. Bocciato!

Alaphilippe 4 – Dal campione in carica ci si aspettava molto di più. E’ vero che qualche inconveniente ha limitato la sua possibilità di incidere ma un segnale, una reazione, una prova della sua presenza la si è attesa invano. Fantasma!

Sagan 4 – Con i sei che vanno via salutando la concorrenza, viene ripreso dalle telecamere in compagnia di Daniel Oss ad arrancare tra strappetti e sterrati. La verve non è esattamente quella dei giorni migliori. Spento.

Di Andrea Argento

Ho una forte passione per lo sport, in tutte le sue sfaccettature. Il ciclismo mi è entrato nel cuore assistendo da piccolo alle imprese di Pantani. Il Pirata mi ha dato emozioni inimmaginabili!