Tanta strada c’è ancora da fare per ritornare alla normalità, ma la strada di sicuro è quella giusta. Da quella maledetta volata al Giro di Polonia sono passati tanti mesi e tante operazioni. Fabio Jakobsen adesso risale in bici. Torna fare la cosa che più gli piace. Un “ben tornato in sella” grande come una casa. Riprese, dunque, anche se a ritmo molto blando, le uscite in bicicletta; a fargli compagnia in alcune di queste ci sono i compagni di squadra della Deceuninck Quick Step.

I tempi del pieno recupero e del rientro in gruppo rimangono ancora una incognita. L’ex campione olandese – anche in maniera un pò ironica – ha affermato di voler rientrare proprio al Giro di Polonia, come a voler riannodare i fili della propria carriera, li dove quegli stessi fili sembravano essersi interrotti per sempre. Lo aspettiamo di nuovo ventre a terra duellare coi migliori velocisti e perchè no, rinnovare la sfida con Dylan Groenewegen, colui il quale di questa storia è stato giudicato l’unico colpevole, vedendosi inflitta una squalifica di otto mesi. Groenewegen paga per la scorrettezza commessa, resta il dilemma, però, del perchè a pagare non siano stati anche gli organizzatori, capaci di far disputare una volata a velocità folle, con transenne apparse poco idonee alla sicurezza degli atleti.

Di Giuseppe Girolamo

Sono siciliano, anche se sono nato (per puro caso) a Torino il 28 giugno 1973. Perchè scrivo di ciclismo? Perchè da corridore ero troppo scarso! Addetto stampa e organizzatore di eventi sportivi e culturali. Per info: giuseppegirolamo@gmail.com