Joao Almeida vince sul Bondone e Thomas torna in rosa

di Ettore Ferrari

I grandi, finalmente, si svegliano e si danno battaglia nella tappa che si conclude sul mitico Bondone. A spuntarla è un brillante Joao Almeida su Geraint Thomas, che nel finale staccano Roglic. Termina il sogno rosa di Bruno Armirail, che restituisce il primato a Thomas. Il Giro entra nella fase calda!

La terza settimana inizia sempre con… la pioggia – Da Sabbio Chiese al Monte Bondone (203 km), con la sedicesima tappa inizia l’ultima e decisiva settimana di questo Giro flagellato dai ritiri e dal maltempo, finora troppo controllato e bloccato dal tatticismo fra gli uomini di classifica. Oggi bisogna uscire allo scoperto! Sole e bel tempo alla partenza, poi nel finale torna la pioggia e il freddo.

Zana prova a portare il tricolore sul Bondone – Prende corpo la fuga con un folto gruppo all’attacco composto da ben 26 corridori. Si succedono le salite e il gruppo di testa perde pezzi. Ben Healy, una delle rivelazioni della stagione, si prende punti importanti per la maglia azzurra del GPM, che sarà sua a fine giornata. Sempre generoso il campione d’Italia Filippo Zana, che vuole onorare il tricolore vincendo una tappa. Davanti, per un bel tratto, rimane la coppia Astana formata da Proskiy e Scaroni, ma il gruppo oggi fa sul serio. Il forcing della Jumbo-Visma è notevole, segno che Roglic vuole finalmente mettere il naso fuori.

Sul Bondone la fuga si spegne, spazio ai big – Lavoro incessante in testa al gruppo degli uomini di Roglic, ma Rohan Dennis, ultimo a spostarsi, lascia il capitano con il solo Kuss quando ancora mancano ben 15 km al termine. Cambio di guardia nella prua del gruppo: dopo i gialloneri della Jumbo ecco gli uomini dell’UAE Emirates. Sono ben quattro: Davide Formolo, Brandon Mc Nulty, Jay Vine e la maglia bianca di Joao Almeida. E nel gruppetto al comando c’è ancora Diego Ulissi…

Armirail alza bandiera bianca – Come era prevedibile, la maglia rosa perde contatto a poco più di 10 km alla conclusione. Ulissi si lascia sfilare per dare l’ultimo contributo ad Almeida. La pioggia cade incessantemente sulla gara, e ai -8,5 vengono raggiunti Haig, Verona e Zana, ultimi ad arrendersi al ritorno del gruppo.

Almeida accende la miccia, Thomas risponde e Roglic si si stacca – Grande regolarista sin dall’esordio, Joao Almeida attacca ai -6. Al suo inseguimento restano la coppia Jumbo formata da Roglic e Kuss, il duo della Jayco con Dunbar e Zana, e il veterano Thomas. Il lusitano, a lungo in maglia rosa al Giro 2020, non riesce a fare la differenza, e viene ripreso da Geraint Thomas (-4,5). Roglic perde terreno, mentre Thomas si esalta con una progressione rimarchevole. Almeida soffre, mostra i denti, ma resiste nella scia del gigante gallese, capace in carriera di conquistare tutti e tre i gradini del podio del Tour de France (1° nel 2018, 2° nel ’19 e 3° l’anno scorso). Si va verso una volata a due e Joao Almeida si produce in un ultimo scatto che gli regala la prima vittoria di tappa sulle strade del Giro. Sguardo indietro ed ecco Roglic che arriva terzo a 25″, poi il sorprendente Dunbar. Sepp Kuss è quinto a 1’03”.

Thomas torna in rosa, Caruso 4° – Il gallese della Ineos (che oggi ha perso Pavel Sivakov) ora ha 18″ su Joao Almeida (sempre più maglia bianca), 3° Roglic a 29″. Poi, Damiano Caruso a 2’50” ed Eddie Dunbar a 3’03”. Un particolare curioso, tre dei primi quattro sono abbondantemente sopra la trentina: Thomas (classe 1985, ha 37 anni!), Roglic (viaggia verso i 34), e Caruso (si avvia verso i 36…).