di Giuseppe Girolamo

Quando fai parte di un gruppo denominato i “Salitomani” il tuo unico pensiero è quello di salire, salire sempre più in alto, scalando le tue montagne, quelle dell’Etna. Arrivare in cima, toccare quasi con mano la maestosità del vulcano più attivo d’Europa. Da la sù ti senti davvero il Re del mondo, come direbbe Leonardo Di Caprio. Puoi goderti panorami mozzafiato, unici al mondo. Abbracciare idealmente la Sicilia, stringerla tra le tue braccia e coccolarla come farebbe una madre premurosa col proprio figlio.

Sensazioni a cui i “Salitomani dell’Etna” non erano più abituati. Loro, così come la maggioranza dei ciclisti, costretti a casa, rispettando civilmente le direttive impartite dal Governo in materia di Covid-19. Arriva per tutti, però, il momento di riprendersi gli spazi e già dal primo giorno utile i Salitomani sono ritornati a riconquistare le proprie montagne: “Non vedevo l’ora di rimontare in sella – ci dice Valerio Capsoni da poco ritornato dal suo giro tra le montagne etnee – Ho scalato le salite dell’Etna, gustandomele metro dopo metro. Un’atmosfera surreale al Rifugio Sapienza e a Piano Provenzana e lungo le salite della Milia e della Mareneve, nel silenzio dei boschi e delle sciare sferzate dal vento“.

Valerio Capsoni fondatore nel 2012 dei Salitomani dell’Etna

Uscite non di gruppo, ovviamente, ma per adesso in maniera singola. Il 4 maggio come nuova rinascita; poco importa se al proprio fianco non c’è il compagno fidato di mille uscite con cui scambiare qualche battuta e condividere la fatica. A tenergli compagnia c’è lui il Vulcano, con i suoi mille percorsi, con le sue salite ardite e le altrettante discese mozzafiato. “L’assenza del traffico veicolare e dei turisti, causa chiusura delle strutture ricettive, rendono al momento l’Etna pienamente fruibile alle biciclette, in attesa di poter tornare a una normalità che consenta anche il ritorno del Giro d’Italia, previsto in questi giorni e rinviato ad ottobre“, conclude Capsoni.

Di Giuseppe Girolamo

Sono siciliano, anche se sono nato (per puro caso) a Torino il 28 giugno 1973. Perchè scrivo di ciclismo? Perchè da corridore ero troppo scarso! Addetto stampa e organizzatore di eventi sportivi e culturali. Per info: giuseppegirolamo@gmail.com