di Ettore Ferrari
Jai Hindley torna, dopo quasi 2 anni, ai livelli che lo avevavo lanciato proprio sulle strade del Giro. L’australiano ha superato in una volata ristretta Bardet e Carapaz. Juan Pedro Lopez, mantiene per 12″ la maglia rosa: il suo sogno continua.
Cronaca – Nona tappa e secondo arrivo in salita di questa 105esima edizione della corsa rosa. Il Block Haus ci dirà chi esce definitivamente dalla lotta per la vittoria finale. Partenza da Isernia con inizio in salita, poi il Passo Lanciano prima del gran finale con arrivo ai 1.665 metri dopo 191 km di gara. La fuga di giornata consente a Diego Rosa di conquistare i 2 GPM e scalzare dalla vetta della classifica degli scalatori Koen Bouwman. Nella discesa del Passo Lanciano, Natnael Tesfatsion fa un dritto, finisce a terra ma senza gravi conseguenze. Rosa rimane da solo in testa, mentre da dietro altri ex compagni di fuga non sono lontani. Sono Nans Peters, Joseph Dombrowski e Eduardo Sepulveda. Il gruppo è tirato dalla Ineos, che mette alla frusta tutto il plotone. Ai -21 Dombrowski rientra su Rosa, ma ormai il gruppo è vicinissimo: meno di un minuto. Rosa ormai pago si defila, mentre anche Peters viene ripreso (Sepulveda era già stato riassorbito). Il gruppo rientra su Dombrowski ai -15,7. Il Block Haus è ormai alle porte.
Forcing della Ineos, grande selezione ma i migliori restano tutti lì – Salita finale che misura 13,650 km con pendenza massima del 14% (media dell’8,4%); da sottolineare che gli ultimi 10 km sono al 9,4% di media. Ineos ancora in sei a tirare, ma anche la UAE è presente per Joao Almeida. Si stacca Dumoulin, ma non è una novità.
Salta S.Yates! – Colpo di scena, ai -12 perde contatto Simon Yates. Il britannico, grande favorito di questo Giro assieme a Carapaz, si defila quando addirittura mancano ancora 12 km all’arrivo! Inizia il suo calvario, ancora una volta il sogno rosa svanisce per il capitano della BikeExchange. Tiene invece la maglia rosa Lopez, mentre il compagno di squadra Giulio Ciccone si stacca e dice, pure lui, per l’ennesima volta addio a qualsiasi sogno rosa. Forcing di Richie Porte (37 anni), con il capitano Carapaz a ruota. Il ritmo del tasmaniano fa male e, a poco a poco, il gruppo si sgretola. Restano solamente in undici: Porte, Carapaz, Bardet, Landa, Nibali, Valverde, Pozzovivo, Hindley, Buchmann e Arensman. Incredibile la tenuta dei tre grandi vecchi di questo Giro: Nibali 38 anni il 14 novembre, Pozzovivo 40 anni il 30 novembre e Valverde 42 anni!
Prova Carapaz con Bardet e Landa – Il momento dell’atteso attacco di Carapaz giunge ai -4,7. Bardet e Landa non si fanno sorprendere. Ma i tre non riescono a fare il vuoto e da dietro Joao Almeida con passo regolare li tiene vicini.
Nessuno ha il colpo del K.O. – Carapaz tenta, ma non fa il vuoto. Anche Landa è sulla stesso livello del campione olimpico. Almeida, Hindley, Pozzovivo, Nibali e Valverde non mollano. Poi cede proprio il murciano, quindi anche il messinese è si stacca. Ma i due campioni sono lì a pochi secondi. Il forcing di Almeida riporta sotto Pozzovivo e Hindley sui primi (-2,4). Un allungo di Bardet riporta Landa e Carapaz in testa, ma poco dopo lo striscione degli ultimi 1000 metri tornano in sei a giocarsi la vittoria.
Hindley rinasce dopo 570 giorni – Lancia la volata Jai Hindley, che resiste al ritorno di Bardet e Carapaz e vince tornando al successo dopo oltre un anno e mezzo (era il 22 ottobre 2020, vittoria nella 18esima tappa del Giro, che poi concluse al secondo posto finale). Battuti Bardet, Carapaz, Landa, Almeida e Pozzovivo a 3″, encomiabile davvero. Poi Buchmann (compagno di squadra di Hindley nella Bora-hansgrohe) a 16″, Nibali a 34″ e Valverde a 46″; Thymen Arensman chiude la top-ten a 58″. Oggi, il grande sconfitto di giornata (a parte Yates, ovviamente, che giunge a 11’15”!) è Richard Carapaz: supremazia sterile della sua squadra, visto che lui non riesce a staccare tutti e tantomeno a vincere la tappa.
Lopez ancora in rosa – Il corridore della Trek-Segafredo conserva la maglia rosa (e sono sei giorni) con 12″ su Almeida (sono primo e secondo anche nella classifica dei giovani/maglia bianca), poi Bardet a 14″, Carapaz a 15″, Hindley a 20″.