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di Ettore Ferrari

Volata sontuosa di Biniam Girmay a Jesi! Il corridore eritreo (primo ciclista di colore a vincere sulle strade del Giro) è partito ai -400 metri con la strada che tirava a salire e ha resistito alla rimonta del favoritissimo Van der Poel, che è riuscito ad affiancare il corridore della Intermarché, salvo poi piantarsi negli ultimi metri.

Il gran finale spegne la fuga – Pescara-Jesi di 196 km, decima tappa del Giro d’Italia 2022. Si attraversa Filottrano, paese natale di Michele Scarponi, scomparso il 22 aprile 2017. Dopo una prima parte completamente pianeggiante, inizia un continuo sali e scendi sulle colline marchigiane. Tre all’attacco: Alessandro De Marchi, Mattia Bais e Lawrence Naesen. L’ultimo ad arrendersi è De Marchi, ripreso a 25 km dal termine. Velocità elevata in vista dello strappo da affrontare tra i -12 e i -8. Alpecin-Fenix sugli scudi per lanciare Mathieu Van der Poel. Ma l’ex quattro volte iridato di ciclocross non scatta. Un sempre più pimpante Pozzovivo passa per primo in cima alla salita, lavorando magnificamente per il proprio compagno Girmay (tra i due quasi 18 anni di differenza!). In discesa, prova Vincenzo Nibali, poi Van der Poel, Simon Yates e, addirittura, Richard Carapaz. Ma non c’è niente da fare, sarà volata.

Volata interminabile con “Pozzo” che lancia Girmay, 3° Albanese – Un infaticabile Pozzovivo lancia Girmay, il quale non aspetta altro e parte lunghissimo, addirittura a 400 metri dalla linea d’arrivo! Riesce subito a guadagnare un bel margine, ma parte VdP con la sua micidiale progressione. L’olandese recupera, affianca l’eritreo in un meraviglioso testa a testa, ma poi si arrende negli ultimi 20 metri, riconoscendo al più giovane avversario la sua superiorità. Terzo posto di giornata per Vincenzo Albanese (primo podio e, complessivamente, terza top-10 in questo Giro per il 25enne della Eolo-Kometa), poi un sorprendente Wilco Kelderman, Carapaz, Bouwman, Bardet, Bilbao, Almeida e Schmid. Juan Pedro Lopez ancora in rosa.

Prima vittoria di un africano di colore in un GT – Possiamo dire che questo ragazzo che schiuma talento sta davvero facendo la storia. Non dimentichiamo che meno di due mesi fa ha vinto la Gand-Wevelgem, regalando all’Africa il primo storico successo in una classica. A Jesi, dopo un Giro condotto in prima linea, come dimostrano i tanti piazzamenti ottenuti (2° a Budapest, 4° a Balatonfured, 5° a Messina, 4° a Scalea, 5° a Napoli), il primo trionfo in un GT e, ovviamente, al Giro d’Italia. Ha da poco compiuto 22 anni e non si sa dove può arrivare.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.