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di Ettore Ferrari

Dopo oltre 2 anni, torna a vincere Tao Geoghan Hart, che si impone con una bella progressione sull’Alto de la Cueva Santa, traguardo in salita della quarta tappa della Volta a la Comunitat Valenciana. Il britannico, che non vinceva dal trionfo al Giro d’Italia 2020 (era il 25 ottobre), torna al successo dopo ben 832 giorni!

Tappa regina con 5 GPM – La breve corsa a tappe spagnola prevede oggi la tappa più difficile, da Burriana all’Alto de la Cueva Santa (181,6 km), con ben cinque gran premi della montagna. Fuga di un gruppo folto con oltre venti unità ad animare la frazione. Tra questi il più in palla è Thymen Arensman, che allunga e rimane allo scoperto fino a poco prima del traguardo. Il neerlandese, classe 1999, rivelatosi nella passata stagione con i successi in una tappa del Tour de Pologne e, soprattutto, in una della Vuelta a Espana in cima alla Sierra Nevada (conclusa poi al 6° posto finale), è al primo anno con il Team Ineos Grenadiers. L’azione del forte e gigantesco (1,90) passista-scalatore si esaurisce poco dopo il cartello degli ultimi 10 km, quando dal gruppo evade Marc Soler, che lo raggiunge ai -8,7 e poi entrambi vengono riassorbiti ai -8. Velocità sostenuta in vista dell’ultimo e decisivo strappo di 3,1 km.

Forcing della Ineos e stoccata di G.Hart – Prima il veterano Jonathan Castroviejo, poi Laurens De Plus, quindi nell’ultimo chilometro è la volta del campione di Spagna Carlos Rodriguez, che porta Geoghan Hart agli ultimi 150 metri. Parte forte il britannico, vincitore del Giro d’Italia 2020, che guadagna subito un buon margine, supera la breve curva finale (tipico arrivo in Spagna!) e taglia il traguardo a braccia alzate davanti al connazionale Thomas Gloag (21 anni) e a un ottimo Giulio Ciccone, che mantiene la maglia amarillo. Per Geoghan Hart è una liberazione, dopo il lungo digiuno che ha fatto seguito al sorprendente successo nella corsa rosa.

Classifica cortissima – A 24 ore dal termine, il portacolori della Trek-Segafredo conserva la leadership con 4″ su Geoghan Hart, 7″ su Pello Bilbao e 8″ su Alexandr Vlasov.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.