di Ettore Ferrari

Alejandro Valverde leva di ruota i super favoriti Julian Alaphilippe e Tadej Pogacar, ma la corsa al sesto sigillo nella Freccia Vallone si ferma a 60 metri dalla linea, lasciando via libera alla progressione di Dylan Teuns. Così può riassumersi il finale sul Muro di Huy nell’86esima edizione della classica ardennese.

Edizione 2022 – Prima di passare alla storia, un ultimo passaggio sulla corsa dell’edizione 2022: era andato tutto bene per Alejandro, forse fin troppo bene: due compagni a pilotarlo, Alaphilippe e Pogacar che non riuscivano a rimontare posizioni, e lui ancora lì a giocarsi per l’ennesima volta la vittoria. Un ultimo scatto, che ha esploso infinite volte in carriera, è rimasto incompiuto, anche se lo stesso Valverde a fine gara ha elogiato il vincitore e si è detto comunque soddisfatto del risultato, visto anche che non gareggiava dal 26 marzo (ritiro alla Volta a Catalunya).

La storia infinita di successi e piazzamenti dell’immortale campionissimo iberico si arricchisce dell’ennesimo capitolo, aggiornando l’incredibile serie di primati che vanta nella classica vallone, lasciando pure un pizzico di amarezza per un ulteriore acuto svanito.

Valverde e la Freccia, un ruolino incredibile – La prima volta alla Flèche Wallonne fu esattamente 17 anni fa. Era il 20 aprile 2005 e Valverde corre un’anonima gara (39°). Ma l’apprendistato con le classiche delle Ardenne è brevissimo, perché nel 2006 arriva il primo trionfo sul muro di Huy! Astarloa è al comando, ma il gruppo rimonta con David Extebarria e Valverde a ruota. Prova a partire Samuel Sanchez (tutti spagnoli!), Valverde è prontissimo a rilanciare, mentre Extebarria si pianta (sarà solo 7°). Valverde controlla e vince facilmente con Sanchez secondo e Karsten Kroon terzo; 6° Danilo Di Luca (vincitore l’anno prima). Il regno di Valverde (che quattro giorni dopo firmerà la doublé vincendo pure la Liegi) è appena iniziato. Nel 2007 la classe di Davide Rebellin impedisce allo spagnolo (2°) di fare il bis in un’edizione dominata dagli azzurri (3° Di Luca, 5° Riccardo Riccò e 6° Nocentini). Anonima performance nel 2008 (21°), riscattata ampiamente con il bis nella doyenne. Tris di Rebellin nel 2009 con Valverde solo 7°. Al traguardo è 8° nel 2010, ma la squalifica per il coinvolgimento nell’Operacion Puerto gli toglie i risultati ottenuti in quell’anno. Il rientro dopo la squalifica nel 2012 (46°), poi ancora 7° nel 2013. Il murciano si avvia verso il finale di carriera e nessuno immagina cosa sarà capace di fare negli anni a seguire.

Il poker consecutivo per stracciare tutti i primati – Il 2014 è l’anno in cui a 34 anni Valverde torna sul gradino più alto del podio domando il muro 8 anni dopo il primo acuto; ai posti d’onore Daniel Martin a 3” e Michal Kwiatkowski a 4”. Devastante nel 2015. Abile a prendere la testa del gruppo che si inerpica sul muro già a 500 metri dall’arrivo. Sempre in testa, poi lo scatto letale ed è tris davanti all’esordiente Alaphilippe (sarà tris pure alla Liegi-Bastogne-Liegi). Nel 2016 chiuso nella morsa Etixx, tra Daniel Martin e Alaphilippe, il classe 1980 li salta con facilità e va a prendersi un poker storico che lo innalza a corridore più vincente della corsa. Valverde sazio? Neanche per sogno… nel 2017, a 37 anni (!) l’intramontabile campeon aggiorna il record e firma la quinta perla sul muro (quarta consecutiva!), mimando la freccia che scocca dall’arco. Dan Martin e Dylan Teuns sul podio. La domenica successiva conquista pure la quarta (!) Liegi, realizzando per la terza volta (record) l’accoppiata Freccia-Liegi, superando Merckx come più vincente (9 contro 8) delle due classiche belghe. L’anno successivo, dopo un inizio di stagione incredibile, ricco di successi dopo il gravissimo infortunio patito al Tour 2017, Alejandro fa secondo, battuto dall’emergente Alaphilippe. Solamente 11° nell’anno in cui pedala con la maglia di campione del mondo (2019).

Ancora due podi da over-40! – Siamo ai titoli di coda,ma non sono delle esibizioni di un corridore in disarmo. Il colpo da maestro nel tris di Alaphilippe (2021); sì perché Valverde approccia il muro un po’ dietro, ma salta sul marciapiede e rientra superando diversi corridori e portandosi alle costole di Alaphilippe e Roglic. Un gesto che dimostra forza e lucidità da vendere a 41 anni! L’ultimo capitolo lo ha scritto ieri.

In dettaglio i numerosi record conquistati dal fuoriclasse iberico nella Freccia Vallone:

  • Record vittorie: 5 (2006-14-15-16-17)
  • Record vittorie consecutive: 4 (2014-15-16-17)
  • Record assoluto “Più volte sul podio”: 9 (5 vittorie, 3 secondi posti, 1 terzo posto)
  • Record podi consecutivi: 5 (1° nel 2014-15-16-17; 2° nel ’18)
  • Maggiore distanza tra la prima (2006) e l’ultima vittoria (2017): 11 anni  
  • Maggiore distanza tra il primo (1° nel 2006) e l’ultimo podio (2° nel 2022): 16 anni
  • Corridore più vecchio a salire sul podio: 42 anni (2° nel 2022)
  • 4 vittorie, 2 secondi e 1 terzo posto (in 8 edizioni) dai 34 ai 42 anni: nessuno ha realizzato un simile curriculum nella storia delle classiche
  • Record di partecipazioni: 16 edizioni disputate, tutte portate a termine (come Joop Zoetemelk); gli unici altri due ad aver collezionato 16 presenze sono stati Davide Rebellin (14 terminate) e Michael Albasini (11).

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.