di Ettore Ferrari

Volata doveva essere e volata è stata con capolavoro di Caleb Ewan che con una rimonta spettacolare ha superato negli ultimi metri il campione europeo Giacomo Nizzolo, ancora una volta piazzato in una tappa del Giro d’Italia. Caduta di Mikel Landa negli arroventati chilometri finali, con il basco costretto ad abbandonare la corsa.

Landa subito addio ai sogni di gloria – Le cadute caratterizzano gli ultimi chilometri della quinta tappa del Giro con diversi spartitraffico e restringimenti vari che, pur essendo segnalati opportunamente, sono pericolosissimi quando il gruppo lanciato a tutta per l’imminente volata procede a velocità elevatissime. Il primo a cadere è Pavel Sivakov, che al limite della carreggiata entra in contatto con un compagno di squadra e finisce per terra riportando numerose abrasioni. Il russo dice addio alle proprie velleità nella corsa rosa, e pur ammaccato, conclude la tappa, ultimo al traguardo col ritardo di 13’08”. Poi, terminano a terra il siciliano Filippo Fiorelli e Kluge. Non è finita e ai -4, in prossimità di uno spartitraffico, assaggiano l’asfalto Joe Dombrowski (in ritardo di 8’15” all’arrivo) e Mikel Landa. Il capitano della Bahrain Victorius resta a terra, con spalla e polso doloranti (sospette fratture) ed è necessaria l’ambulanza. Il Giro di Landa finisce a Cattolica. Ancora una volta, il basco (già protagonista di diverse cadute in carriera che ne hanno limitato le potenzialità) è costretto a reprimere il proprio desiderio di lottare per una grande vittoria.

Volata convulsa, poi Ewan mette tutti d’accordo – Un uomo della Alpecin-Fenix per Tim Merlier (vincitore nella seconda giornata di gara), poi Consonni lancia Viviani, mentre dietro Ewan deve sfoderare tutta la sua destrezza per evitare di finire per terra. Giacomo Nizzolo aggredisce gli ultimi 200 metri con tanta grinta, ma un funambolico Ewan rimonta e lo salta a doppia velocità proprio negli ultimi metri. Una volata alla Ewan! Il folletto australiano (al quarto centro in carriera sulle strade del Giro, dopo gli acuti di Alberobello nel 2017, e di Pesaro e Novi Ligure nel 2019) soffoca le speranze di Nizzolo, per l’undicesima volta (!) secondo in una tappa del Giro d’Italia e, più in generale, mai vincente in un GT. Il lombardo a fine tappa si consola con la conquista della maglia riservata al leader della Classifica a punti. Battuti ancora una volta Viviani e Sagan, rispettivamente al terzo e quarto posto.

Alessandro De Marchi si gode il secondo giorno in maglia rosa.

Di Ettore Ferrari

Sono nato a Catania il 14 aprile 1971. In redazione dicono sempre che sono troppo preciso, da qui il nomignolo "nessun capello fuori posto". Sono la "Memoria storica" del ciclismo.